Processo Bergamini, Padovano: "Restituita dignità alla famiglia" Simoni: "Ho abbracciato idealmente Denis"

Processo Bergamini, Padovano: Restituita dignità alla famiglia Simoni: Ho abbracciato idealmente Denis
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“È stata restituita dignità alla famiglia e a noi che volevamo bene a questo ragazzo, che per 35 anni è stato veramente travolto da eventi incredibili.” Questo è il commento di Michele Padavano all’uscita del tribunale, subito dopo la sentenza della Corte d’Assise di Cosenza sul processo di Denis Bergamini. L’ex attaccante rossoblù ha poi aggiunto: “È stata davvero un’emozione incredibile. Non riuscivo neanche a sentire, però quando ho visto Alberto (Urban) che si è girato e ha annunciato gli anni di condanna, è stata finalmente una liberazione incredibile. (Tifo Cosenza)

La notizia riportata su altri media

I Carabinieri della Stazione di San Martino di Taurianova e dai Cacciatori dello Squadrone Eliportato “Calabria” lo avevano sorpreso a luglio del 2022, mentre stava recuperando lo stupefacente sottovuoto in numerosi bidoni, interrati poco distanti dalla fiumara che scende da Taurianova a Rizziconi. (Corriere di Lamezia)

Ha ascoltato il verdetto senza dire nulla, nel suo abito nero, affiancata dal marito: e con lui ha lasciato poi l'aula da una porta laterale. Sono quasi passati 35 anni da quel 18 novembre del 1989, quando Donato Denis Bergamini, giocatore del Cosenza, fu trovato morto, apparentemente investito da un camion, sulla statale Jonica a Roseto Capo Spulico, in Calabria. (Corriere della Sera)

Dopo 35 anni c'è una sentenza per il caso di Donato Denis Bergamini morto il 18 novembre del 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico.Secondo i giudici della Corte d'assise di Cosenza, il Bergamini non si suicidò gettandosi sotto un camion in transito, come fu detto all'epoca: è stato ucciso e il suo corpo è stato lasciato sulla strada quando era già morto. (Today.it)

Omicidio Bergamini, ora il filone bis: rischiano i parenti della Internò. Il cugino coautore?

Oggi con la sentenza emessa in Corte d’Assise a Cosenza è stata scritta una pagina significativa e di attesa svolta nel lungo percorso processuale. Con quel gesto simbolico volevamo dare un segnale forte, augurandoci di arrivare un giorno a conoscere la verità sulla morte del nostro caro Denis Donato Bergamini. (Sito ufficiale del Cosenza Calcio -)

Il delitto nel 1989, per 30 anni creduto un suicidio. Poi nel 2017 una nuova autopsia. Dopo tre anni di processo, la donna è stata condannata per concorso in omicidio volontario (Open)

A cambiare la storia di uno dei casi più incredibili di cronaca nera sono state le parole lette dopo 8 (come il numero di maglia che indossava Denis) ore da Paola Lucente, presidente della Corte d’Assise: Isabella Internò, l’ex ragazza dell’allora calciatore del Cosenza, è stata ritenuta responsabile della sua morte, avvenuta il 18 novembre 1989. (La Gazzetta dello Sport)