Processo Bergamini, Sentenza e Nuove Indagini

- Il caso di Donato Denis Bergamini, ex calciatore del Cosenza Calcio, ha visto una svolta significativa con la recente sentenza della Corte d'Assise di Cosenza. Isabella Internò, ex fidanzata di Bergamini, è stata condannata a 16 anni di reclusione per l'omicidio del giovane, avvenuto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico. La decisione della Corte, presieduta da Paola Lucente e con Marco Bilotta come giudice a latere, non chiude tuttavia il capitolo giudiziario di questa intricata vicenda.

La sentenza ha infatti disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Castrovillari per valutare la posizione di Roberto Internò, cugino dell'imputata, in relazione all'ipotesi di omicidio. Roberto Internò, già sentito come testimone durante il dibattimento, potrebbe ora essere coinvolto più direttamente nelle indagini, che si concentrano sulla ricerca degli autori materiali dell'omicidio.

Michele Padavano, ex attaccante del Cosenza Calcio, ha espresso la sua emozione all'uscita del tribunale, sottolineando come la sentenza abbia restituito dignità alla famiglia Bergamini e a tutti coloro che volevano bene a Denis. Padavano ha descritto il momento della lettura della sentenza come una liberazione incredibile, un sentimento condiviso da molti presenti in aula.

La morte di Denis Bergamini, avvenuta in circostanze misteriose, ha sempre suscitato grande interesse e commozione, soprattutto tra i tifosi del Cosenza Calcio. La sera del 18 novembre 1989, poche ore dopo il decesso, quattro persone – un frate e tre giovani ultrà del Cosenza – si recarono all'obitorio dell'ospedale di Trebisacce per rendere omaggio al calciatore. Tra loro, Piero Romeo, figura di spicco della tifoseria, che ha sempre rifiutato l'etichetta di capo, preferendo definirsi parte di un branco.

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