Omicidio Bergamini, ora il filone bis: rischiano i parenti della Internò. Il cugino coautore?

Omicidio Bergamini, ora il filone bis: rischiano i parenti della Internò. Il cugino coautore?
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Colpevole di omicidio volontario. Ci sono voluti quasi 35 anni, ma adesso c’è una sentenza pronunciata in nome del popolo italiano che certifica quello che da sempre è stato il credo della famiglia Bergamini: non suicidio, ma assassinio. A cambiare la storia di uno dei casi più incredibili di cronaca nera sono state le parole lette dopo 8 (come il numero di maglia che indossava Denis) ore da Paola Lucente, presidente della Corte d’Assise: Isabella Internò, l’ex ragazza dell’allora calciatore del Cosenza, è stata ritenuta responsabile della sua morte, avvenuta il 18 novembre 1989 (La Gazzetta dello Sport)

La notizia riportata su altri giornali

Donata Bergamini, sorella di Denis, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, ha espresso le sue emozioni dopo la sentenza della Corte che ha condannato Isabella Internò a 16 anni di reclusione per l’omicidio del fratello. (Telemia)

La sorella del calciatore, Donata: «Adesso Denis può volare». – foto | video Video in Evidenza X Caso Bergamini riaperto dopo 24 anni: indagata per omicidio l’ex fidanzata Caso Bergamini riaperto dopo 24 anni: indagata per omicidio l’ex fidanzata Caso Bergamini, la sorella Donata: “La verità è arrivata, chi ha paura ora di fare giustizia?” – guarda IL CASO - Il calciatore del Cosenza, all’anagrafe Donato Bergamini, aveva 27 anni quando venne trovato morto il 18 novembre 1989, aveva 27 anni davanti alle ruote di un camion sulla statale 106. (OGGI)

La sentenza della Corte d’assise di Cosenza che ieri ha condannato a 16 anni di reclusione Isabella Internò per l’omicidio dell’ex fidanzato Donato Denis Bergamini, morto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico, non conclude la vicenda giudiziaria sul caso. (Il Dispaccio)

Bergamini. La vittoria di Anselmo: “Da trentacinque anni sapevamo qual era la verità”

A guidarli è Piero Romeo, un leader della tifoseria, ma guai a chiamarlo capo, perché “il gregge ha un capo, il branco no”. È il 18 novembre del 1989. (il manifesto)

L'ex fidanzata Isabella Internò è stata condannata a sedici anni. (Today.it)

“Abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia ma, se avessimo avuto questa Procura e questi pm sin dall’inizio, non ci sarebbero voluti altri trentacinque anni per arrivare alla verità“. (Estense.com)