Manifestazione contro violenze su sanitari, 'abbiamo paura'

Manifestazione contro violenze su sanitari, 'abbiamo paura'
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Messaggero Veneto INTERNO

"Faccio turni nella continuità assistenziale e spesso la notte sono da sola in sedi periferiche. Abbiamo paura a lavorare in queste condizioni. Non le nascondo che anche io spesso sono stata vittima di minacce e aggressioni". Così Alessandra Manzi, una dottoressa foggiana presente alla manifestazione in corso nel capoluogo dauno contro le violenze sugli operatori sanitari. Giuseppe Cartagena, medico specializzando, spiega che nel corso del serivizio di guardia medica "veniamo minacciati e aggrediti dai pazienti; questo perché spesso chi viene da noi pretende prestazioni che noi non possiamo erogare. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dopo la morte della ragazza, che era ricoverata nel reparto di chirurgia toracica dopo essere stata investita a giugno mentre era in monopattino, parenti e amici aggredirono i medici che furono costretti a barricarsi in una stanza dell’ospedale. (leggo.it)

Il consigliere regionale Napoleone Cera ha partecipato alla manifestazione a Foggia per denunciare le crescenti violenze contro gli operatori sanitari. Durante l’evento, Cera ha espresso la sua solidarietà a medici, infermieri e tutto il personale sanitario che ogni giorno lavora con dedizione, spesso in condizioni difficili. (AssoCareNews.it)

Tg Sanità, l’edizione di lunedì 16 settembre 2024 Si parla di aggressioni contro i medici, farmaci antitumorali, dengue, maternità e disabilità (Dire)

Foggia, medici e infermieri in presidio dopo gli attacchi in ospedale

“Non siamo più disposti a lavorare in ambienti poco sicuri e in condizioni psicologiche tali da non assicurare cure adeguate ai nostri pazienti. Il rispetto del nostro codice deontologico non verrà mai messo in discussione ma non siamo più disposti a porgere l’altra guancia”. (Quotidiano Sanità)

Leggi tutta la notizia Situazione ingestibile presso il centro penitenziario di Napoli Secondigliano, dove da circa quattro mesi sono state ubicate le detenute donne a seguito della chiusura momentanea della casa... (Virgilio)

Si tratta di una prima manifestazione che anticipa quella nazionale in programma a Roma il prossimo 20 novembre. «Non possono essere giustificati mai episodi di violenza come quelli che si sono verificati», hanno detto i rappresentanti sindacali. (Corriere TV)