Albania, imbarazzo a sinistra

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Nicola Porro INTERNO

Un Capodanno complicato per la sinistra e i suoi house organ. Non si tratta della tenuta del governo – anche se saranno un po’ delusi quelli che profetizzavano una caduta – e nemmeno degli ultimi sondaggi, che comunque non sorridono. Il boccone amaro è legato all’ordinanza interlocutoria pubblicata ieri dalla Corte di Cassazione in merito al provvedimento di non convalida del trattenimento di uno straniero proveniente dall’Egitto, trasferito in Albania e poi liberato dal Tribunale di Roma (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altre testate

E su queste basi contiamo di riprendere al più presto i trasferimenti, che in questi giorni non sono necessari perché sta funzionando molto bene l’azione preventiva di contrasto delle partenze dalla Libia e dalla Tunisia". (Liberoquotidiano.it)

A ventiquattr'ore dalla fine dell'anno, la Cassazione deposita ieri una ordinanza che segna un rilevante punto a favore del governo Meloni nel braccio di ferro con i giudici sui respingimenti degli immigrati irregolari e sul loro trasferimento nel centro di detenzione provvisoria in Albania. (il Giornale)

Ma è sui migranti che si è consumato il braccio di ferro più serrato, che è ancora in corso in attesa dell'ultima parola della Corte Ue prevista a febbraio sui cosiddetti Paesi sicuri. Con le toghe spesso in prima linea, negli atti o nelle dichiarazioni pubbliche, contro provvedimenti cardine del governo Meloni, dai migranti, al premierato, fino alla battaglia più delicata della categoria contro la separazione delle carriere, la madre delle riforme dell'esecutivo in tema di giustizia. (il Giornale)

La Cassazione: “La valutazione dei Paesi sicuri spetta ai ministri”

La decisione sui Paesi sicuri spetta ai Ministri, mentre sul singolo caso decide la Magistratura. Lo ha confermato la Corte di Cassazione, rinviando alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea la decisione sul caso migranti e sospendendo ogni provvedimento al riguardo. (LA STAMPA Finanza)

Ma dopo aver passato così la palla, gli ermellini non rinunciano a dare il loro parere, non vincolante, sui ricorsi presentati dal governo contro le prime mancate convalide del trattenimento di migranti nei centri di Schengjin e Gjiader del 18 ottobre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

ROMA – La Corte di Cassazione ha ribadito con un’ordinanza interlocutoria che la designazione di un Paese di origine sicuro è una prerogativa esclusiva del Governo, nello specifico del Ministro degli Affari Esteri e degli altri Ministri competenti. (Dire)