Franceschelli: "Manovra fatta di tagli, ignorate le istanze del Paese"
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Il senatore Pd, Silvio Franceschelli, boccia la manovra del Governo: "Ancora una volta è fatta di tagli alla sanità, alla scuola, ai comuni, ai servizi pubblici locali, che non sostiene la crescita e che non affronta i bisogni reali del Paese. L’approvazione della Legge di bilancio dimostra la visione miope del Governo Meloni che, marcando tutta la distanza dalle promesse fatte in campagna elettorale, ignora le priorità delle famiglie e delle imprese e temi come la sicurezza del lavoro, il sostegno al reddito, la riduzione dei costi energetici e la tutela dell’ambiente". (LA NAZIONE)
Ne parlano anche altri giornali
"La Manovra approvata rappresenta un passo fondamentale per sostenere la crescita economica e migliorare le condizioni di vita delle famiglie italiane. Tra le misure più significative, il taglio del cuneo fiscale è un intervento di grande rilevanza: ridurre il peso delle imposte sul lavoro significa restituire potere d’acquisto ai lavoratori. (Il Giornale d'Italia)
La nuova legge di bilancio da 30 miliardi punta su lavoro e famiglia: taglio del cuneo fiscale, Irpef a tre aliquote e premi di produttività detassati per i lavoratori, mentre le famiglie beneficeranno di bonus bebè, congedi estesi, incentivi per elettrodomestici e mutui agevolati. (il Giornale)
Dal taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento delle aliquote Irpef a tre scaglioni alle misure per le famiglie, come il bonus mamme. Sono tante le conferme delle misure nella manovra per il 2025, che con il sì della Senato alla fiducia è diventato legge. (LAPRESSE)
Il governo di Giorgia Meloni riesce a risultare ogni giorno più giullaresco, come peraltro affiora in forma drammatica dal recente risibile codice della strada: esso rivela come il governo della destra bluette faccia la voce grossa coi deboli, cioè con i cittadini comuni, per poi svolgere la parte di docile cameriere rispetto ai forti, cioè ai padroni di Washington, di Bruxelles e del sistema bancario. (Il Giornale d'Italia)
L’Aula del Senato ha dato il via libera definitivo alla Manovra 2025 con 112 sì alla questione di fiducia sul testo. I no sono stati 67. La terza manovra firmata dal governo Meloni è stata - come avviene dal 2018 - è stata appannaggio tendenzialmente di un solo ramo del Parlamento: dopo due mesi di esame alla Camera, il passaggio al Senato è durato meno di una settimana. (Milano Finanza)
La riforma dell'Irpef è uno delle misure principali introdotte dalla manovra 2025, che dopo l'ok del Senato, è diventata legge. (Fanpage.it)