Stellantis Pomigliano, così Elkann può evitare i 90 licenziamenti
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Lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco è al centro di una crisi lavorativa che rischia di avere pesanti ripercussioni per decine di famiglie. A pochi giorni dalla fine dell’anno, il mancato rinnovo del contratto per 90 lavoratori della Trasnova, azienda di logistica che opera all’interno del sito produttivo, ha scatenato proteste e blocchi. La mobilitazione ha portato all’attenzione nazionale il problema della precarietà occupazionale e ha messo sotto pressione la dirigenza Stellantis, guidata da John Elkann, affinché trovi una soluzione concreta per evitare questi licenziamenti. (InvestireOggi.it)
La notizia riportata su altri media
Siamo stati questa mattina al presidio organizzato dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici per ribadire che nonostante il racconto fantastico della Meloni si continuano a perdere posti di lavoro e le crisi sono innumerevoli proprio per l’assenza di politiche industriali e per la volontà del Governo di non agganciare la transizione energetica. (Agenda Politica)
"Qui - raccontano - si 'vive' di Stellantis, con famiglie intere impiegate tra stabilimento e indotto e nate proprio grazie alla prospettiva di un lavoro fisso. Tra i dipendenti dello stabilimento Stellantis e dell'indotto automotive di Melfi (Potenza) - riuniti in un'assemblea pubblica nella sala consiliare del Comune - ci sono rabbia e scoramento. (Tiscali Notizie)
Trasnova, per i lavoratori un'altra notte davanti ai cancelli di Pomigliano A rischio un centinaio di posti dell'azienda dell'indotto Stellantis Prosegue la mobilitazione delle maestranze di Trasnova, l'azienda dell'indotto Stellantis che si occupa di logistica che rischia di chiudere i battenti entro fine anno. (Ottopagine)
– Ferdinando Uliano, segretario della Fim Cisl, lei segue il gruppo Fiat-Stellantis dagli anni di Marchionne. Così Fiat è riuscita ad arrivare al milione di veicoli nel 2017. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La vertenza Stellantis «deve arrivare a Palazzo Chigi: non si può più perdere tempo. Serve l'intervento del governo». La chiamata arriva da Melfi, in un’assemblea pubblica affollata da lavoratori, gente comune e amministratori, ed è un grido d’allarme disperato: perché «qui di Stellantis si vive». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Davanti a una fabbrica di Stellantis, con gli operai, nella Pomigliano d’Arco che un tempo faceva rima con Luigi Di Maio. Per scandirlo a telecamere e taccuini: “I cittadini non vogliono armi, ma lavoro e sicurezza”. (Il Fatto Quotidiano)