Ucraina, Zelensky: "Putin non vuole la pace, vuole solo negoziare nostra resa"
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(Adnkronos) – L’unica cosa che Vladimir Putin vuole negoziare è la resa di Kiev. E’ l’accusa rilanciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, quando si avvicinano i mille giorni di guerra (il 19 novembre) e all’indomani della telefonata tra il leader russo e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la prima con un leader europeo in due anni. “È vantaggioso per lui sedersi (al tavolo dei negoziati), ma non è vantaggioso per lui negoziare. (OglioPoNews)
Se ne è parlato anche su altre testate
PUBBLICITÀ Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito il Cancelliere tedesco Olaf Scholz che la sua telefonata al presidente russo di venerdì servirà solo a far sentire Vladimir Putin meno isolato. (Euronews Italiano)
Oggi il commento di @MarioAjello si occupa delle spine di Elly Schlein, la segretaria del Pd ; l’analisi di @AndreaBulleri riguarda invece le parole di Mattarella proprio sul ruolo del presidente della Repubblica ; con @LorenzoVita ci spostiamo sulla scenario internazionale e sulla telefonata tra Putin e Scholz destinata a segnare un passaggio decisivo nel conflitto ucraino ; di America e di qualche contraddizione della squadra di Donald Trump ci parla da New York @AngeloPaura, Quindi la pagina dello spettacolo con Momenti di Gloria e l’intervista di @GloriaSatta a Celeste dalla Porta l’interprete di Parthenope il film campione d’incassi di Sorrentino (ilmessaggero.it)
Si è tratta del primo leader dell’Europa Occidentale che mostra la chiara volontà di aprire un colloquio con l’uomo che dall’invasione dell’Ucraina è stato più volte definito «dittatore, zar o criminale di guerra». (il manifesto)
La conversazione di un'ora, che il Cremlino tiene ad attribuire all'iniziativa tedesca, evidenzia la posizioni cristallizzate dei due interlocutori ma segna comunque un passaggio importante, in un quadro destinato a mutare ulteriormente nelle prossime settimane con l'insediamento di Trump alla Casa Bianca. (Tiscali Notizie)
Perché il discrimine — se Scholz abbia agito su impulso proprio o da «portavoce occidentale» — passa tra un’iniziativa di buona volontà e invece il primo serio tentativo di sondare Putin. Non è una questione di etichetta, di cortesia, né di lana caprina. (Corriere della Sera)
«Il cancelliere mi aveva informato che avrebbe chiamato Putin», spiega il presidente ucraino in un messaggio diffuso sulla sua pagina Facebook. Adesso ci saranno altre te… (la Repubblica)