Nuovo concordato fino al 12 dicembre, il decreto in Cdm. Manovra, presentati 4.500 emendamenti

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Corriere della Sera ECONOMIA

Il decreto legge per la riapertura dei termini del concordato preventivo biennale sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri martedì 12 novembre. E, secondo quanto si apprende da fondi di governo, la nuova scadenza prevista sarà per il 12 dicembre. Il provvedimento dovrebbe, poi, confluire come emendamento nel decreto fiscale, che è all'esame della commissione Bilancio del Senato. Con oggi, lunedì 11 novembre, si è chiusa poi la possibilità di presentare emendamenti alla manovra: sono state raccolte 4.562 proposte di modifica depositate, di cui circa 1.200 sono del M5s, un migliaio anche quelli del Pd, circa 400 da Avs e 128 di Azione. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Approvato martedì 12 novembre in Consiglio dei ministri il decreto legge per la riapertura dei termini di adesione al concordato preventivo biennale la cui nuova fase ora termina il 12 dicembre. (Corriere della Sera)

Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: oggi è mercoledì 13 novembre 2024. (Today.it)

Il via libera è arrivato dal Consiglio dei ministri di oggi e apre una finestra per le partite Iva che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 (Secolo d'Italia)

Riaperte le adesioni al Concordato Preventivo Biennale fino al 12 Dicembre"

Nel caso in cui l’attività economica subisca una contrazione superiore al 30% rispetto al periodo concordato, il contribuente può essere escluso dal CPB. Anche operazioni straordinarie come fusione o scissione aziendale comportano la cessazione del concordato. (PMI.it)

Bis doveva essere e bis sarà. Le partite Iva avranno tempo fino al 12 dicembre per aderire al patto biennale con il fisco. (Il Fatto Quotidiano)

Questo strumento giuridico consente alle imprese di "pagare in anticipo le tasse dovute senza accertamenti fiscali post accordo. Il termine precedente era stabilito al 31 ottobre, periodo durante il quale circa 500.000 partite IVA avevano aderito, generando un introito complessivo di circa 1,3 miliardi di euro. (Torino Cronaca)