Tesla potrebbe cedere il suo primato a BYD nel 2025

Tesla potrebbe cedere il suo primato a BYD nel 2025
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Tom's Hardware Italia ECONOMIA

Il colosso cinese BYD ha venduto 1.764.992 auto elettriche nel 2024, sfiorando il primato di Tesla che, pur non avendo ancora comunicato i dati definitivi, si stima abbia consegnato circa 1,81 milioni di veicoli. La corsa al vertice del mercato elettrico globale si fa sempre più serrata tra i due principali competitor. Il 2024 è stato un anno record per BYD, che ha superato per la prima volta i 4 milioni di veicoli venduti complessivamente, con una crescita del 41% rispetto al 2023. (Tom's Hardware Italia)

La notizia riportata su altri media

L’industria automobilistica globale si sta apprestando a vivere una trasformazione radicale, sospinta dalla domanda di veicoli elettrici e ibridi plug-in che sta crescendo a livello globale. Fonte: ANSA BYD è leader tra le cinesi NEV in Europa (Virgilio)

La BYD Sealion 7 arriva sul mercato italiano con le sue misure generose, da segmento D (4,83 metri). (ilmessaggero.it)

La crescita di BYD non si ferma. Si tratta della prima volta nella sua storia che BYD supera il traguardo dei 4 milioni, un risultato che la dice lunga su quanto stia crescendo rapidamente quest'azienda che punta a diventare una protagonista assoluta dell'industria automotive mondiale. (HDmotori)

Byd, ancora record di vendite: 4,2 milioni nel 2024 e Tesla a tiro

BYD, azienda cinese leader nella mobilità sostenibile, ha raggiunto un importante traguardo, posizionandosi come il primo costruttore cinese in Europa per le vendite di veicoli a nuova energia (NEV). (Info Motori)

La società richiede in media 32 brevetti al giorno lavorativo. Si parla di un milione di dipendenti, 11 importanti istituti di approfondimento tecnologico e 110.000 ingegneri. (Motorisumotori.it)

Nel 2024, l’industria automobilistica cinese ha proseguito la sua espansione globale, non senza ombre significative. Le autorità brasiliane hanno scoperto condizioni lavorative disumane per 163 operai cinesi impegnati nella costruzione di un nuovo stabilimento dell’azienda nel grande Paese sudamericano, da aprire a marzo. (Il Sole 24 ORE)