F16 a all'Ucraina, rischio flop? Le piste di atterraggio (poche e vulnerabili) e meno jet rispetto alle attese: tutti i nodi

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Gli F-16 tanto attesi dall'Ucraina per cercare di cambiare il corso della guerra rischiano di non poter incidere quanto sperato. Dopo una lunga trattativa, la fase di addestramento e le pratiche necessarie, ora gli aerei da caccia dovrebbero finalemente arrivare, già questa estate, ma in numero molto inferiore a quanto sperato da Kiev. Lo rivelano fonti della Nato citate dall'agenzia di stampa americana Bloomberg (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Mentre erano partiti gli applausi, Biden si è fermato, si è rivolto alla platea e si è subito corretto, dicendo: «Putin? No, presidente Zelensky, sono talmente concentrato su Putin, è quello di cui dobbiamo comunque preoccuparci». (La Stampa)

Dal 2026 gli Stati Uniti schiereranno periodicamente in Germania missili a lungo raggio – Tomahawk, SM-6 e ipersonici – che erano proibiti dal trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces) siglato nel 1987 dall’allora presidente americano Ronald Reagan con il leader sovietico Mikhail Gorbaciov ma decaduto nel 2019. (L'HuffPost)

La frase è del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che sostiene: «Questi missili stanno già colpendo il nostro territorio. Aumentare la distanza degli attacchi equivale a una vera e propria provocazione e una nuova pericolosissima escalation». (ilmessaggero.it)

"Piani Nato pericolosi". La minaccia di Mosca dietro l'escalation dei missili in Europa

Gli Stati Uniti inizieranno a dispiegare missili a lungo raggio su suolo tedesco a partire dal 2026, con il proposito di mantenere tali sistemi nell’area in futuro. Gli Stati Uniti hanno annunciato l'intenzione di schierare missili a lungo raggio in Germania a partire dal 2026. (Start Magazine)

“ La cosa principale è che questi missili stanno già colpendo il nostro territorio. Non dimentichiamo che Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizia sono tutti territori della Federazione ”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. (il Giornale)