Armi Nato in Germania, le minacce del Cremlino: «Pronti a rispondere»

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ROMA «Permettere alle forze armate ucraine di usare le armi fornite dall'Occidente per attaccare ovunque in Russia sarebbe una pericolosa escalation». La frase è del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che sostiene: «Questi missili stanno già colpendo il nostro territorio. Aumentare la distanza degli attacchi equivale a una vera e propria provocazione e una nuova pericolosissima escalation». Il Cremlino, ovviamente, sorvola sul fatto che da oltre due anni i suoi missili stanno colpendo anche obiettivi civili, causando migliaia di morti, in territorio ucraino. (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

“ La cosa principale è che questi missili stanno già colpendo il nostro territorio. Non dimentichiamo che Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizia sono tutti territori della Federazione ”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. (il Giornale)

Secondo Rafael Loss, policy fellow dello European Council on Foreign Relations, i piani della Nato per i missili in Europa sono “appropriati sia per tempistica sia per obiettivi”. (L'HuffPost)

«Ora il presidente dell'Ucraina che ha molto coraggio e determinazione: signore e signori, il presidente Putin», ha detto Biden, correggendosi subito dopo, mentre già erano partiti gli applausi. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden è inciampato in un lapsus: nell'introdurre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, l'inquilino della Casa Bianca lo ha confuso col nemico, Vladimir Putin. (La Stampa)

F16 a all'Ucraina, rischio flop? Le piste di atterraggio (poche e vulnerabili) e meno jet rispetto alle attese: tutti i nodi

Tutto sui missili a lunga gittata che gli Usa piazzeranno in Germania (e poi in Italia) Gli Stati Uniti hanno annunciato l'intenzione di schierare missili a lungo raggio in Germania a partire dal 2026. (Start Magazine)

Dopo una lunga trattativa, la fase di addestramento e le pratiche necessarie, ora gli aerei da caccia dovrebbero finalemente arrivare, già questa estate, ma in numero molto inferiore a quanto sperato da Kiev. (ilmessaggero.it)