Ora e sempre deterrenza. Euromissili della Nato e truppe in Germania: così l'Europa si mette al passo con Putin
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Secondo Rafael Loss, policy fellow dello European Council on Foreign Relations, i piani della Nato per i missili in Europa sono “appropriati sia per tempistica sia per obiettivi”. Dal 2026 gli Stati Uniti schiereranno periodicamente in Germania missili a lungo raggio – Tomahawk, SM-6 e ipersonici – che erano proibiti dal trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces) siglato nel 1987 dall’allora presidente americano Ronald Reagan con il leader sovietico Mikhail Gorbaciov ma decaduto nel 2019. (L'HuffPost)
Ne parlano anche altre fonti
La frase è del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che sostiene: «Questi missili stanno già colpendo il nostro territorio. Aumentare la distanza degli attacchi equivale a una vera e propria provocazione e una nuova pericolosissima escalation». (ilmessaggero.it)
Tutto sui missili a lunga gittata che gli Usa piazzeranno in Germania (e poi in Italia) Washington schiererà i suoi missili a lunga gittata in Germania. (Start Magazine)
Mentre erano partiti gli applausi, Biden si è fermato, si è rivolto alla platea e si è subito corretto, dicendo: «Putin? No, presidente Zelensky, sono talmente concentrato su Putin, è quello di cui dobbiamo comunque preoccuparci». (La Stampa)
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Lo rivelano fonti della Nato citate dall'agenzia di stampa americana Bloomberg. Gli F-16 tanto attesi dall'Ucraina per cercare di cambiare il corso della guerra rischiano di non poter incidere quanto sperato. (ilmessaggero.it)
La tensione tra la Russia e la Nato non accenna a calare. La decisione degli Stati Uniti di schierare missili a lungo raggio in Germania ha portato a un ulteriore inasprimento della retorica di Mosca, che ha accusato il blocco occidentale di aver fatto un altro passo verso l’escalation. (il Giornale)