Sì alla nuova Commissione europea. Arriva l'intesa sulle nomine: Fitto sarà vicepresidente
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Dopo otto giorni bollenti caratterizzati da tensioni e veti incrociati, questa sera è finalmente arrivato il tanto agognato via libera alle nomine della nuova Commissione europea, compresa quella di Raffaele Fitto, che è stato quindi confermato nel suo imminente ruolo di vicepresidente con il portafoglio di politica di Coesione, Sviluppo regionale e città. Le interrogazioni e gli incontri serrati i Popolari, Socialisti e Liberali europei hanno consentito di arrivare all'accordo ufficiale di oggi, a Bruxelles, sul secondo governo Ue guidato da von der Leyen che - da previsioni - dovrà diventare definito nell'assemblea plenaria di Strasburgo del prossimo 27 novembre. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
È arrivato in tarda serata il via libera alla nomina di Raffaele Fitto come nuovo vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione. Dopo l’ultimo stallo, i coordinatori della commissione Affari regionali dell’Eurocamera hanno trovato l’accordo, raggiungendo il quorum dei due terzi. (Il Fatto Quotidiano)
La composizione della nuova Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen ha finalmente superato le fasi cruciali di negoziazione. Sconfitti gufi, retroscenisti e tifosi della bocciatura del candidato di Giorgia Meloni alla Vicepresidenza. (Nicola Porro)
La nomina di Raffaele Fitto e Teresa Ribera come vicepresidenti della Commissione Ue si formalizzerà il 27 novembre. Fitto al GdI: "Pronto per vicepresidenza commissione Ue, nomina si formalizzerà il 27 novembre a scrutinio palese" (Il Giornale d'Italia)
Ursula von der Leyen sfida i partiti. BRUXELLES — «Non vedo il bisogno di cambiare squadra e di fare dichiarazioni. (la Repubblica)
Perché ai «Responsabili» era chiaro che il partito si sarebbe infilato in un cul-de-sac se la segretaria si fosse messa di traverso al «candidato italiano». Nel Pd c’è il gruppo dei «Responsabili». (Corriere Roma)
Ursula von der Leyen ha schierato i suoi mediatori principali per superare i veti incrociati di socialisti e popolari sui vicepresidenti della Commissione Ue. (Milano Finanza)