Alitalia, Poggio: "Scongiurare i licenziamenti: scoppierebbe una bomba sociale"

– “Come cittadina di questo Comune e come assessore al Lavoro seguo da vicino e con profonda preoccupazione l’evolversi della questione Alitalia. È assolutamente necessario trovare una soluzione che scongiuri i licenziamenti denunciati dalle sigle sindacali ed evitare di far deflagrare una ‘bomba’ sociale che avrebbe pesantissime ripercussioni anche sul nostro territorio visto che la maggior parte degli oltre 2250 esuberi ricadrebbe su Fiumicino“. (Il Faro online)

Ne parlano anche altri media

Licenziamenti Alitalia, presentata mozione per estendere la Cig ai 2250 dipendenti Califano: “La Regione deve essere parte in causa di questo percorso per tutelare migliaia di famiglie del nostro territorio” (Fiumicino Online)

Lo afferma la Uiltrasporti rivolgendosi al governo, facendo sapere dell'avvio delle procedure di licenziamento per 2.245 lavoratori di Alitalia (2.198) e Alitalia City Liner (47), comunicata in una lettera datata 7 luglio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non sono anni facili, quelli che stanno vivendo gli italiani. Già a partire dal 2008, infatti, la crisi economica che si è abbattuta su tutto il mondo in seguito al fallimento della Lehman Brothers ha avuto drastiche conseguenze sui mercati finanziari, lavorativi e produttivi di tutti i paesi del globo. (Il Quotidiano del Lazio)

Sono state avviate le procedure di licenziamento per 2.198 lavoratori di Alitalia e 47 di Alitalia City Liner: la cassa integrazione scadrà il 31 ottobre, non è stata prorogata e quindi resta solo la strada della r… (La Stampa)

L’azienda ha anticipato i tempi, lasciando un ampio margine rispetto alla fine della CIGS prevista il 31 ottobre prossimo, rilanciando di fatto la questione che vede 2300 lavoratori messi fuori dal ciclo produttivo, senza avere alcun requisito pensionistico. (USB)

Lo afferma la Uiltrasporti, facendo sapere dell'avvio delle procedure di licenziamento per 2.245 lavoratori di Alitalia (2.198) e Alitalia City Liner (47), comunicata in una lettera datata 7 luglio. (Corriere della Sera)