Il nodo dell’accordo per la tregua di Natale. Frizioni tra Santa Sede e Tel Aviv
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Se finora l'ottimismo tra le parti faceva sperare in una tregua di Natale con il ritorno degli ostaggi, ora l'atmosfera è sospesa. E non aiutano i toni sempre muscolari di Benyamin Netanyahu che, in un'intervista al Wsj, afferma che non accetterà di «mettere fine alla guerra prima di aver sradicato Hamas» dalla Striscia. La posizione del premier in realtà non è una novità e infatti le delegazioni di Hamas, della Jihad islamica palestinese e del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, incontratesi ieri al Cairo, hanno mostrato ottimismo: un accordo «è più vicino che mai se il nemico smette di porre nuove condizioni». (La Stampa)
Su altre testate
Papa Francesco ha denunciato il fatto che al cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, gli israeliani non ha dato il permesso di “entrare a Gaza” ieri “come avevano promesso”. (la Repubblica)
"Questa è crudeltà, non è guerra", ha aggiunto, sottolineando: "Lo dico perché colpisce il cuore". La diretta Netanyahu: "Non firmo l'accordo sugli ostaggi prima di aver sradicato Hamas" "Ieri al Patriarca non è stato permesso entrare a Gaza", ha dichiarato, riferendosi chiaramente al cardinale Pierbattista Pizzaballa, "e ieri sono stati bombardati dei bambini". (la Repubblica)
L’OCCASIONE è stata fornita, ieri mattina, dal tradizionale discorso in Vaticano per gli auguri di Natale alla Curia romana, quest’anno dedicato al «dire bene» piuttosto che criticare e mettere in cattiva luce gli altri. (il manifesto)
“La situazione della esclusione delle province di Frosinone, Latina e Rieti dalla Zona Economica Speciale (ZES) del Mezzogiorno sta assumendo toni paradossali e caratteristiche assolutamente torbide, tanto da obbligarci a formalizzare, se del caso anche a titolo personale, entro il 31 Gennaio prossimo, un formale atto di denuncia di violazione dei trattati EU in materia di concorrenza e di intervento arbitrario dello Stato nelle dinamiche dei mercati, laddove il nostro Paese non dovesse attivare il necessario percorso normativo, entro quella data, per ripristinare la legalità sulla materia degli aiuti di Stato”. (Frosinone News)
La parole del ministero degli Esteri di Tel Aviv in risposta al pontefice, che ha incolpato gli israeliani per i bombardamenti sui bambini a Gaza (Open)
Nuova crisi tra Israele e Papa Francesco. Tel Aviv risponde accusandolo di "due pesi e due misure". (QUOTIDIANO NAZIONALE)