Salvini: se Netanyahu venisse in Italia, sarebbe il benvenuto
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"Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine dell'assemblea Anci. "Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele - prosegue - è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l'incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ma non è il primo: i giudici ICC firmarono un mandato di cattura per un capo di Stato in carica contro l’ex dittatore sudanese Al Bashir nel 2009 e nel 2010 e proprio quella vicenda e la minore rilevanza sullo scacchiere mondiale del Sudan, non hanno mai attirato particolare attenzione sul caso. (Il Fatto Quotidiano)
Lo afferma un alto funzionario Ue commentando l'invito di Viktor Orban. L'Ungheria, se il premier israeliano Benjamin Netanyahu arrivasse davvero sul suo suolo e non fosse arrestato, "violerebbe i suoi obblighi legali internazionali e la posizione dell'Ue sulla Corte penale internazionale". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
"Esamineremo, leggeremo le carte per capire quali sono le motivazioni che hanno portato la Corte a fare questa scelta. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell'Assemblea Anci a Torino, in merito al mandato d'arresto della Corte penale internazionale per il premier israeliano, Benjamin Netanyahu (ilmessaggero.it)
Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine dell'assemblea Anci. I criminali di guerra sono altri". (la Repubblica)
Nelle foto diventate virale si vede la giovane da dietro appoggiata con le braccia alla macchina. Una coppia di ragazzi ha fatto sesso sul cofano dell'auto parcheggiata in Piazza Unione Europea a Messina. (Il Giornale d'Italia)
Cone questa motivazione, ieri, la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per Benjamin Netanyahu e il ministro della difesa del governo israeliano Yahav Gallant. Crimini di guerra. (Il Fatto Quotidiano)