Mandato d'arresto per Netanyahu, Salvini: "Se venisse in Italia sarebbe il benvenuto"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine dell'assemblea Anci (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
– Crimini contro l’umanità: i mandati d’arresto che la Corte penale internazionale ha emesso nei confronti di Benjamin Netanyahu, del suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant e del leader di Hamas Mohammed Deif ha sollevato una selva di domande che vanno ben oltre il Medio Oriente in fiamme, anche perché trasformano il premier israeliano e gli altri destinatari del provvedimento in ricercati “globali”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sono le accuse di «presunti crimini contro l’umanità» imputati ai leader di Hamas. Omicidio, sterminio, tortura, stupro e altre forme di violenza sessuale. (La Stampa)
Dall'ufficio di Benjamin Netanyahu arriva la reazione, durissima, in risposta al mandato d'arresto spiccato contro il premier israeliano e l'ex ministro della Difesa Gallant, dalla Corte penale internazionale per presunti crimini di guerra. (Secolo d'Italia)
Silvana Arbia è stata procuratrice della Corte penale internazionale (Cpi) all’Aia, ha svolto un ruolo cruciale presso il Tribunale penale internazionale per il Ruanda e valuta … Questo è un punto fondamentale: la sua reputazione è seriamente danneggiata, e il sostegno politico interno potrebbe vacillare”. (Il Fatto Quotidiano)
Negando categoricamente ogni accusa, l’ufficio di Netanyahu afferma che il Paese non “si piegherà alle pressioni, non si farà intimidire e non arretrerà” fino alla realizzazione degli obiettivi della guerra. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
In un’intervista alla radio pubblica ungherese il leader di Budapest ha confermato che il mandato “non sarà rispettato“. (LAPRESSE)