Esplosione a Ercolano nella fabbrica di fuochi d'artificio, un fermo accusato di omicidio e caporalato
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Le indagini in merito all’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio, avvenuta il 18 novembre in un’area residenziale di Ercolano (Napoli), sono giunte ad un punto di svolta. Ci sarebbe finalmente un fermo: il titolare dell’attività abusiva è accusato di omicidio e caporalato. Esplosione a Ercolano: fermato il proprietario della fabbrica abusiva Fabbrica di fuochi d’artificio abusiva: lavoravano in nero per 150 euro Le vittime Esplosione a Ercolano: fermato il proprietario della fabbrica abusiva L’esplosione nella fabbrica abusiva di fuochi d’artificio a Ercolano sarebbe stata causata dallo scoppio di una decina di chili di miscela. (Virgilio Notizie)
Su altri media
Svolta nelle indagini sulla drammatica esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio illegale di Ercolano, in provincia di Napoli, che ha provocato la morte di tre giovani operai. (La Repubblica)
Un decreto di fermo del Pm è stato notificato al 38enne Pasquale Punzo, il proprietario dell'edificio in contrada Patacca, 94, a Ercolano (Napoli), dove, lo scorso 18 novembre, un'esplosione ha causato la morte di tre persone. (Tiscali Notizie)
Ercolano — Una tragedia figlia del lavoro che non c’è. Vittime tre ragazzi che pur di portare a casa uno stipendio hanno accettato di realizzare fuochi d’artificio in una fabbrica abusiva, aperta, in dispregio a ogni norma sulla sicurezza, in una casa in periferia di Ercolano, provincia di Napoli (La Repubblica)
Dai racconti dei familiari delle vittime della tragedia di Ercolano emerge che Pasquale Punzo, sottoposto a fermo, avrebbe fatto leva sulle difficoltà economiche per sfruttare i tre, anche usando le gemelle come prestanomi. (Fanpage.it)
È stato fermato e condotto in carcere con l’accusa di triplice omicidio volontario il 38enne commerciante di Ponticelli titolare dell’immobile, formalmente intestato a un 13enne, dove sono morti a seguito di un’esplosione le sorelle gemelle 26enni Sara Esposito e Aurora Esposito e Samuel Tafciu (18 anni), che lavoravano all’interno della fabbrica di fuochi d’artificio abusiva di Ercolano (Lettera43)
I sostituti procuratori Stella Castaldo e Vincenzo Toscano contestano a Punzo i reati di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e caporalato . (Gazzetta del Sud)