Marone in difesa di Salvini: "Difendere i confini dello Stato non può costituire reato"

Marone in difesa di Salvini: Difendere i confini dello Stato non può costituire reato
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Termoli Online INTERNO

Marone in difesa di Salvini: "Difendere i confini dello Stato non può costituire reato" TERMOLI. Dall'assessore regionale e commissario della Lega in Molise, Michele Marone, arriva la difesa d'ufficio, politica, del leader del partito e vicepremier, Matteo Salvini. «Matteo Salvini ha agito in esecuzione del suo dovere di Ministro dell'Interno, incaricato di proteggere i confini dell’Italia dall’immigrazione clandestina e garantire la sicurezza nazionale. (Termoli Online)

Su altri giornali

Il Pm ha chiesto sei anni di reclusione per Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito, cinque anni fa, lo sbarco dalla Open Arms di 147 migranti a Lampedusa. (Grandangolo Agrigento)

Imbarazzo nel centrodestra ligure, mentre l’ex governatore si toglie sassolini.«Il vero nemico della politica non è la magistratura, ma la politica stessa che ha costruito la gabbia in cui si è rinchiusa. (La Verità)

E c’è un intero governo, espressione del potere esecutivo, all’attacco dei pm coinvolti nel procedimento giudiziario. C’è un ministro accusato di sequestro di persona per aver trattenuto su una nave centoquarantasette persone, negandogli la terra ferma. (La Stampa)

Da destra a sinistra: l’uso strumentale della vita umana

Ma se possibile la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto addirittura di più: ieri è intervenuta a gamba tesa sulla richiesta di condanna … (Il Fatto Quotidiano)

Matteo Salvini, dopo la richiesta di condanna a 6 anni di reclusione per il caso Open Arms, ha replicato sui social: “6 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi e difeso l'Italia? Follia. Difendere l'Italia non è un reato e io non mollo, né ora né mai”. (Il Giornale d'Italia)

I migranti avevano da tempo cessato di essere un problema, o meglio, il problema. Ieri, la clamorosa richiesta di sei anni di reclusione per il vice premier Matteo Salvini nel processo Open Arms, ha riportato indietro le lancette del tempo a un 2019 che sembrava lontanissimo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)