Notte di terrore, incendio all’Api. Ora è sotto controllo

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Redazione ETV Marche INTERNO

FALCONARA – Prima un boato da far tremare i vetri alle finestre, poi un bagliore nel buio con le lingue di fuoco alte. Sequenze di una notte di paura tra Ancona e Falconara, per l’incendio scoppiato, attorno alle 22,30, al petrolchimico falconarese. Non ci sono feriti. Secondo le prime informazioni, forse a causa della rottura di un tubo o di una valvola, il fuoco sarebbe divampato su un impianto ad alta pressione, producendo fiamme molto alte così come la colonna di fumo. (Redazione ETV Marche)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’incendio è divampato attorno alle 22,30 e, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe partito da un impianto ad alta pressione, producendo fiamme molto alte e una colonna di fumo. (Il Fatto Quotidiano)

Sarebbe questa la causa dell’incendio che si è sviluppato venerdì sera, attorno alle 22.30, alla raffineria Api di Falconara Marittima. "C’erano fiamme altissime – hanno scritto decine di testimoni –, abbiamo sentito un boato. (il Resto del Carlino)

In quella rottura i vigili del fuoco hanno ravvisato la causa dell’incendio che venerdì sera è scoppiato all’interno della raffineria Api di Falconara, mettendo paura (di nuovo) ai cittadini, bloccando parte della Flaminia e pure il traffico ferroviario della linea adriatica per circa un’ora. (corriereadriatico.it)

"Popolazione informata solo via social"

Incendio alla raffineria Api di Falconara. Le fiamme sono divampate dopo le 22.30 e le precise cause sono ancora in fase di accertamento. Sul posto i Vigili del fuoco di Ancona, Jesi e Senigallia che hanno spento l’incendio. (LAPRESSE)

Un boato improvviso e poi le fiamme: paura per l’incendio scoppiato alla raffineria Api intorno alle 22.30. Il fuoco ha avvolto una parte dello stabilimento, e le fiamme alte decine di metri si sono viste anche da Ancona: subito è scattato il piano di emergenza che ha permesso di contenere il rogo e di non farlo estendere. (Open)

Cittadini rimasti all’oscuro, informati solo dai social. Il Comune non ha inviato alcun segnale acustico di allerta alla popolazione, né è stato attivato il sistema di messaggistica WhatsApp. (il Resto del Carlino)