Dal Libano all’inferno: doppia trappola per 1,5 milioni di profughi
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La più grande crisi di rifugiati del nostro tempo è in atto tra Siria e Libano, nella striscia di Gaza, in larghe parti del Nord Africa. Centinaia di migliaia di siriani che erano fuggiti dalla guerra civile trasferendosi in Libano erano tornati nel loro paese negli ultimi mesi, quando la guerra tra Israele e Hezbollah si era fatta più intensa. Ma ora il conflitto è ricominciato anche in Siria, e i profughi non sanno più cosa fare e dove andare. (ilmattino.it)
La notizia riportata su altri giornali
C'è un'enorme energia, e questa energia appartiene alla generazione della vittoria, noi vinceremo», ha dichiarato. C'è un grande aumento nel reclutamento. (Corriere del Ticino)
Hezbollah sotto assedio, presa Aleppo i ribelli puntano su Damasco "Vogliamo evitare che ci sia una presenza permanente dei miliziani sciiti arrivati dal Libano" (Ottopagine)
Un controllo, però, a geometria variabile: in alcune aree molto più solido, in particolare sulla costa, area di tradizionale insediamento alawita, e nella capitale, e in altre più ballerino. Da anni, ormai, di Siria non si parlava più. (RID)
Stampa Auspici gli Stati Uniti, da quando Donald Trump è stato eletto ed in attesa del suo insediamento alla Casa Bianca, la diplomazia americana conosce nuovo slancio in Medio Oriente, Israele accetta la tregua in Libano (Salernonotizie.it)
“Ma alla fine, tutti torneranno al punto di partenza: la necessità di fare la pace; con o senza Bashar al-Assad”. Un mosaico orientale complicato dalla presenza di tanti tasselli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Da un lato, le bombe di Israele che continuano a cadere sulla Striscia di Gaza e, malgrado la tregua, anche sul Libano; dall’altro, la spaventosa guerra civile divampata all’improvviso in Siria, con i ribelli jihadisti che stanno travolgendo l’esercito regolare del dittatore Bashar al-Assad. (LA NOTIZIA)