Ambasciatore Usa Markell: Il voto è la chiave della democrazia

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Ambasciatore Usa Markell: Il voto è la chiave della democrazia 06 novembre 2024 Roma, 5 nov. - "Il voto è la chiave della democrazia e le persone che hanno la fortuna di vivere in democrazie devono esercitare questo diritto". Lo ha detto l'ambasciatore Usa Jack Markell durante quella che è una vera e propria festa della democrazia organizzata per l'Election Day americano. "In queste elezioni, ci sono state così tante persone che hanno votato in anticipo e questo mostra un certo entusiasmo e dimostra che per quanto ascoltiamo gli esperti, alla fine della giornata, quello che dicono non conta poi così tanto. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

La prima finestra della serata sarà alle 23:50 - all’interno dl diMartedì di Giovanni Floris – durante la quale il direttore del TgLa7 si collegherà per commentare i primi risultati elettorali in arrivo dall’Indiana e dal Kentucky. (Today.it)

Getting your Trinity Audio player ready... Tavoli rossi, decori rossi al secondo piano di un elegante palazzo proprio davanti al Rockefeller center (Dire)

Un party in grande stile organizzato dall'ambasciata Usa, con esponenti politici e di governo, e artisti imprenditori e jet set capitolino (AGI - Agenzia Italia)

VIDEO Elezioni Usa, l'attesa a villa Miani tra vino, musica e vip

Ad attendere l'esito delle consultazioni negli States a Villa Miani a Roma sono arrivati in tanti. Politici, soubrette, diplomatici italiani e stranieri tutti in fila a stringere le mani all'ambasciatore Jack Markell e a incrociare bicchieri stracolmi di bollicine. (Il Sole 24 ORE)

In Commissione trasparenza, oggi, lo “psicodramma” (ovviamente non spontaneo ma indotto dalle minoranze con simpatizzanti di maggioranza) dell’assessore al Bilancio Giancarlo Righini, finito sulla graticola delle opposizioni, per la delibera sui lavori alla rete stradale incredibilmente anticipata sui social dall’ex consigliera comunale monticiana Lorella Biordi, all’insaputa dello stesso esecutivo regionale. (Frosinone News)

C’erano però Valeria Marini, Aurelio de Laurentiis, Francesco Rocca presidente della Regione Lazio, Stefano Candiani e Riccardo Molinari della Lega. L’assenza che si è fatta sentire è quella dei leader: non c’era Conte, non c’erano Meloni o Tajani, mancava l’atteso (invano) Salvini. (LAPRESSE)