La lezione degli italiani alla politica

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LA NOTIZIA INTERNO

Ieri sono state raggiunte le 500mila firme richieste per convocare la prossima primavera il referendum di modifica sulla legge di cittadinanza. Il quesito propone di dimezzare la residenza legale (da 10 a 5 anni) necessaria per ottenere la cittadinanza italiana, fermi restando tutti gli altri obblighi di legge come la conoscenza della lingua italiana, il possesso negli ultimi anni di un consistente reddito, l’incensuratezza penale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica. (LA NOTIZIA)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sulla piattaforma del ministero della Giustizia dove si possono votare online le proposte di consultazioni popolari si arriva a circa 10mila accessi all'ora. La proposta di un referendum di cittadinanza per dimezzare i tempi della naturalizzazione delle persone straniere che risiedono in Italia sta raccogliendo molte adesioni. (WIRED Italia)

Roma, 30 set. Ora il quesito deve passare il vaglio della Consulta e poi affrontare la sfida ambiziosa di riuscire a portare gli italiani ad esprimersi nelle urne a primavera. (Agenzia askanews)

Il leader di +Europa Riccardo Magi e le associazioni di stranieri per la cittadinanza hanno consegnato alla Corte di Cassazione oltre 637 mila firme raccolte online per il referendum che punta a ridurre i tempi per ottenere la cittadinanza da 10 a 5 anni. (Tiscali Notizie)

Daniela Ionita (Italiani senza cittadinanza): “Sposano la causa e non il partito e hanno studiato in classi miste. Ecco perché i ventenni vogliono il referendum”

Raggiunge quota mezzo milione di firme il Referendum Cittadinanza promosso da Riccardo Magi di +Europa. Si tratta di un referendum che propone di dimezzare da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni. (Tuttoscuola)

Condividi questo articolo Libero ciascuno di pensarla come vuole, specie in un periodo storico in cui molti paesi europei stringono le maglie sull’immigrazionismo di qualunque matrice, ma la difesa del proprio Paese, oltre ad essere ancora un dovere costituzionalmente imposto, passa anche per la difesa delle proprie leggi quando esse difendono i nostri confini, la nostra integrità di popolo, le nostre tradizioni e il nostro modo di vivere occidentale. (la VOCE del TRENTINO)

Ma il successo della raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza tra i giovanissimi ha almeno altre due ragioni: i ventenni di oggi sono i primi cresciuti in classi davvero miste e hanno un modo nuovo di fare politica, più vicino ai temi e meno ai partiti». (la Repubblica)