Chi è l'attentatore che ha sparato a Trump: «Un ventenne della Pennsylvania». Le accuse alla sicurezza: «Come ha fatto a salire indisturbato lì?»

Chi è l'attentatore che ha sparato a Trump: «Un ventenne della Pennsylvania». Le accuse alla sicurezza: «Come ha fatto a salire indisturbato lì?»
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Corriere della Sera ESTERI

L’uomo che ha tentato di uccidere Donald Trump e ha quasi cambiato il corso della storia uccidendo un ex presidente e candidato alla Casa Bianca era un ventenne bianco della Pennsylvania, secondo i media. L’Fbi lo definisce un tentato omicidio (ci sono state polemiche da parte della destra perché alcuni media non l’hanno definito così sin dall’inizio) ed è «vicina» a identificare l’individuo. «Quando saremo sicuri al 100% comunicheremo ai media il nome». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden dalla Casa Bianca con significativa fermezza e risolutezza. In un discorso ai giornalisti, Biden ha affermato di aver avuto una “breve ma piacevole conversazione” con Donald Trump, colpito a un orecchio in un attentato durante un comizio: un evento che ha scosso l’America e il mondo. (Agenzia askanews)

Netanyahu: "L'attacco a Trump e' un assassinio alla democrazia Usa" (Il Mattino di Padova)

Era ovvio per tutti gli osservatori esterni che la vita di Trump fosse in pericolo": a dirlo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, che ha così commentato il fallito attentato ai danni dell'ex presidente, ora in corsa per un secondo mandato alla Casa Bianca (Liberoquotidiano.it)

Quei deliri sull’attacco a Trump: “È divisivo, se l’è cercata”

Donald Trump ferito sul palco, mentre gli uomini e le donne della security lo cingono - Reuters (Avvenire)

Il presidente degli Stati Uniti ha espresso le "più sentite condoglianze alla famiglia della vittima uccisa" (LAPRESSE)

Disfattista no, non aiuta, è un sentimento negativo ti dicono, ma qual è il confine tra disfattismo e realismo? Arriva la notizia di Trump ferito in Pennsylvania da un cecchino, una storia pazzesca, irreale, un tiro da sopra un palazzo da 150 metri, il colpo che si mangia un pezzo d’orecchio, quella dietro di lui centrata in pieno e ammazzata, mezzo centimetro, il fremito impercettibile del dito sul grilletto del fucile di precisione, di quelli a quanto pare “adatti per le stragi”, da non credere, da non pensare allo scenario: mondo impazzito, sul ciglio della guerra totale, venti sconvolti, sommovimenti di rivolte, di sobillazioni, l’America oltre l’orlo dell’isteria. (Nicola Porro)