"Tavares? Difenderemo l'occupazione". Poi Meloni stronca Landini
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Nel giorno in cui la politica discute dell'addio di Carlos Tavares a Stellantis, Giorgia Meloni alza la voce in difesa "dell'occupazione" e soprattutto "dell'indotto dell'automotive" che dalla crisi dell'ex Fiat potrebbe uscire acciaccato. "Ho parlato con Elkann che mi ha comunicato le dimissioni dell'ex Ad - racconta il premier a Quarta Repubblica - La trattativa con il governo è sempre neutrale, vale per tutte le aziende. (il Giornale)
Su altre fonti
Ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4, Giorgia Meloni risponde così sul futuro della produzione del colosso dell’automotive in Italia dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Carlos Tavares (Il Fatto Quotidiano)
Per il futuro del gruppo è vitale l’intesa con i cinesi di Leapmotor e chi prenderà il posto dell’Ad Carlos Tavares, dimessosi ieri, dovrà farla funzionare spiega all'Adnkronos ancora Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae, l’unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri. (Adnkronos)
Un tracollo economico, peraltro preannunciato grazie alle politiche demenziali pseudo green imposte da Bruxelles, con una persona che rischia di chiudere fabbriche e licenziare migliaia di dipendenti e va via con un bottino di decine di milioni di euro, con degli azionisti che non riesco a commentare. (LAPRESSE)
Una organizzazione che, come spiega Stellantis, «viene attuata con effetto immediato» mentre «il processo di nomina del nuovo ceo permanente è in corso, gestito da un Comitato speciale del consiglio d… (La Stampa)
Il 66enne manager franco-portoghese fino a poche settimane fa era considerato un vero re Mida del settore automobilistico. Ora che Carlos Tavares se n’è andato sembra che la crisi dell’auto fosse tutta colpa sua. (il manifesto)
Voi direte che tanto cretino non deve essere se prende tutti questi soldi. Carlo Maria Cipolla diceva che la percentuale dei cretini è indifferente alla classe sociale, è indifferente anche allo stipendio, è indifferente alla cultura, è indifferente al proprio ruolo nella società. (Nicola Porro)