Nuovo album per Cesare Cremoni, dai feat ai temi: ecco 'Alaska baby'
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Un viaggio da Bologna all’Alaska, passando per l’America e ritorno. Un viaggio che parla di rinascita, di calare la maschera, e di un uomo alla ricerca dei propri confini. Cesare Cremonini torna con ‘Alaska baby’, il nuovo progetto discografico in uscita il 29 novembre, che racconta la sua vita con la voce più limpida e sincera della sua carriera. Un disco in cui l’amore gioca un ruolo fondamentale, nel quale emergono arrangiamenti sontuosi, archi e chitarre dal gusto Sixties, e con il quale l’artista amplia i propri orizzonti, muovendosi libero e alzando l’asticella del pop, pur non dimenticando le proprie radici. (Adnkronos)
La notizia riportata su altri giornali
Lo è perché gigioneggia, tenta una battuta facile, giocando sul fatto che, anche con compiacenza, difficilmente il verbo dimagrire è quello che uno a prima vista adotterebbe guardandomi, pur essendo forse vero che sono dimagrito, parliamo di etti. (MOW)
"Mi sono trovato pensare a ol… (L'HuffPost)
– In una notte nell’inverno dell’Alaska, c’è una luce dentro una tenda, prima che inizi la danza dell’aurora boreale. Un viaggio fisico, nei luoghi simbolo della musica americana, e di progressivo avvicinamento a se stessi là dove – al Circolo polare artico – i pensieri si fanno sempre più distillati. (il Resto del Carlino)
Lo spazio, con il suo design minimalista e luminoso, è il perfetto specchio del mondo musicale di Cesare Cremonini in questo periodo: elegante, stratificato, ma anche pieno di calore umano. Milano, On House di via Passione. (MOW)
Suo riferimento obbligato da sempre assieme al regale Freddie Mercury tatuato sull’avambraccio, i Beatles però nel nuovo album Alaska baby, in uscita domani, rimangono un passo indietro rispetto a una girandola di citazioni che lascia spazio ad altre referenze. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Canzoni sentimentali dal Circolo Polare Artico. «Lavoro che suona come un album d'esordio, dove l'istinto fa la parte del leone», assicura lui, che in «Aurora boreale» trova la complicità di Elisa, in «San Luca» del ritrovato Luca Carboni, e altrove dei Meduza e di Mike Garson, storico pianista di David Bowie. (ilmattino.it)