Neonato morto in chiesa a Bari, consulenza per verificare il funzionamento della culla e il collegamento tra parrocchia e Policlinico
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Mentre si aspetta l’esito dell’autopsia per capire causa e tempistiche della morte del neonato trovato senza vita nella culla termica della chiesa San Giovanni di Bari il 2 gennaio scorso proseguono gli accertamenti della Procura per ricostruire l’esatta dinamica del fatto. Tutto ruota attorno al presunto malfunzionamento della culla e alle possibili omissioni che, per il momento, hanno convinto gli inquirenti (le indagini della squadra mobile sono coordinate dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla pm Angela Morea) a iscrivere nel registro degli indagati, per omicidio colposo, il parroco don Antonio Ruccia e il tecnico che nelle scorse settimane si è occupato della manutenzione della culla. (bari.corriere.it)
Ne parlano anche altre fonti
(Adnkronos) – (OglioPoNews)
Continuano le indagini per omicidio colposo e abbandono di minore. È quanto emerge dai primi risultati dell'autopsia. (Fanpage.it)
ROMA – Forse la versione data dal parroco non ha convinto gli inquirenti. Ora lui stesso risulta indagato per omicidio colposo: don Antonio Ruccia, parroco della chiesa di San Giovanni Battista a Bari, quella in cui il 2 gennaio scorso è stato ritrovato il corpo senza vita di un neonato, lasciato nella culla termica. (Dire)
Svolta nelle indagini sul caso del neonato trovato morto nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari il 2 gennaio scorso. (Il Fatto Quotidiano)
Nessun allarme che avrebbe potuto salvare il piccolo trovato poi morto all'interno del dispositivo attivato nel 2014, grazie al quale sono stati salvati due neonati nel 2020 e nel 2023. (il Giornale)
L’ipotesi è omicidio colposo ed è stata formulata dopo che gli inquirenti nei giorni scorsi hanno ascoltato entrambi gli indagati e acquisito ulteriori elementi. (Famiglia Cristiana)