L'Ue cambia registro dopo le critiche di Meloni: «Riarmo? Chiamiamolo prontezza». La spinta sui 150 miliardi di prestiti: «Ecco perché converranno»
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Al piano di difesa e al nuovo Libro bianco affiancato da oggi il brand "Readiness 2030": «Nessuna volontà bellicista, è la risposta necessaria agli sconvolgimenti», spiegano fonti Ue a Open ReArm Europe, il nome scelto da Ursula von der Leyen per il piano d’emergenza Ue di difesa, non sparirà dalla circolazione, come Giorgia Meloni vorrebbe. Ma la Commissione ha preso atto delle perplessità cui ha dato voce – tra gli altri – la premier italiana, affiancando a quel brand così contestato un’altra dicitura: Readiness 2030 (“Prontezza 2030“). (Open)
La notizia riportata su altri giornali
Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha presentato il Libro Bianco della difesa europea. L'architettura di sicurezza su cui abbiamo fatto affidamento non può più essere data per scontata. (LA STAMPA Finanza)
Il documento copre un terreno – in termini sia di analisi che di diagnosi – che va ben oltre i recenti annunci sul ‘riarmo’, ma offre anche alcune utili chiarificazioni sui nuovi incentivi per rendere l’Europa ‘pronta’, appunto, a far fronte alle nuove sfide alla sua sicurezza. (ISPI)
"Invita il Consiglio e i colegislatori a portare avanti rapidamente i lavori sulle recenti proposte della Commissione e chiede che l'attuazione delle azioni individuate nelle sue conclusioni del 6 marzo nel settore delle capacità abbia inizio con urgenza e che si continui a lavorare sulle relative opzioni di finanziamento". (Tiscali Notizie)

Il Libro Bianco sulla difesa, prese… La Russia rimarrà una minaccia fondamentale per la sicurezza dell'Europa nel prossimo futuro, inclusa la sua postura nucleare più aggressiva e il posizionamento di armi nucleari in Bielorussia”. (L'HuffPost)
In nome dell’Europa contro l’Europa. Solo il 32 per cento degli italiani appoggia Kiev. La maggioranza ha scelto l’equidistanza fra l’aggredito e l’aggressore. (Corriere della Sera)
Nell’ambito del Fondo europeo per la difesa (EDF), Thales coordinerà il consorzio EISNET (European Interactive Sensor-Based Dynamic Defence Network), che coinvolge 23 partner provenienti dall’industria, dai centri di ricerca e dalle università di dodici Stati membri. (Ares Osservatorio Difesa)