ReArm Europe: è pronta l'Europa della Difesa, con complicazioni italiane
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Minuti ReArm Europe: è pronta l'Europa della Difesa, con complicazioni italiane Analizziamo nel dettaglio il piano per il riarmo europeo, pubblicato oggi dalla Commissione UE nella sua versione ufficiale, segnalandone punti di forza e lacune. L'industria della difesa continentale e l'Italia sono pronte per questa sfida ambiziosa e discussa? Parte Prima: il Libro bianco Il futuro della difesa europea: un'analisi approfondita del Libro bianco Il recentissimo "White paper for European defence - Readiness 2030", pubblicato in data odierna della Commissione UE rappresenta il tentativo di affrontare in modo integrato le sfide di sicurezza dell’Unione. (Mondo Economico)
La notizia riportata su altre testate
Sì alla proposta di Emmanuel Macron, riproposta nell'audizione al Senato di martedì da Mario Draghi, sulle politiche di utilizzo dei 150 miliardi di euro di prestiti europei per il piano ReArm Europe: il problema, che su InsideOver (Inside Over)
"Facendo seguito alle conclusioni del 6 e alla luce del Libro Bianco sulla Difesa, il Consiglio Europeo chiede un'accelerazione dei lavori su tutti i fronti per aumentare in modo decisivo la prontezza dell'Europa entro i prossimi cinque anni". (Tiscali Notizie)
Da un po' di tempo a questa parte, Elon Musk non perde occasione di dire che le guerre del futuro saranno combattute dall’intelligenza artificiale e dai droni e a criticare programmi di spesa militare dal budget ambizioso che non li contemplino. (L'HuffPost)
E se l’Italia, uno dei Paesi fondatori dell’Unione, fosse pronta a sfilarsi, a dire «non ci sto», di fronte al tentativo in atto di creare un sistema di deterrenza europea? I risultati del sondaggio che Nando Pagnoncelli ha pubblicato sul Corriere (15 marzo) sono eloquenti. (Corriere della Sera)
PUBBLICITÀ La proposta ReArm Europe della Commissione europea mira a liberare fino a 800 miliardi di euro di spese per la difesa nei prossimi quattro anni (Euronews Italiano)
Gli europei devono trovare al più presto la volontà politica per reagire alla nuova linea americana e fermare Putin, evitando un allargamento della guerra e avendo in mente solo un immediato “cessate il fuoco”. (Corriere del Ticino)