Gisèle e gli alieni. Come la Francia ha dovuto guardare l'orco che ha dentro (di C. Martinetti)

Gisèle e gli alieni. Come la Francia ha dovuto guardare l'orco che ha dentro (di C. Martinetti)
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L'HuffPost ESTERI

Merci Gisèle, grazie Gisèle, l’orco Dominique è condannato, l’incredibile circo dei suoi schiavi a cui offriva il corpo della moglie per soddisfare la sua e loro patologica fame di sesso, sono in galera con lui. Vent’anni per Dominique, pene fino cinque anni per gli altri (molto meno di quanto aveva chiesto l’accusa, fino a 15 anni). Giustizia, forse, … (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Alcuni hanno cercato di giustificare il loro comportamento insistendo sul fatto che non avevano intenzione di stuprare nessuno quando hanno risposto agli inviti del marito a venire a casa loro. Le prove hanno permesso di contare 72 diversi aggressori, ma non tutti sono stati identificati dagli inquirenti. (RSI Radiotelevisione svizzera)

La casa dei Pelicot è sempre lì, all’inizio del Chemin du Bigourd, oltre il cancello verde e la spessa siepe che per quasi dieci anni hanno protetto l’“impensabile”. «Bisognerebbe che sparisse perché il paese ricominciasse a vivere» borbotta Jérôme, 72 anni come i protagonisti di questa storia buia, tirando a sé il cane per accelerare il passo e sottrarsi alle domande. (La Stampa)

L’ex marito di Gisèle Pelicot è stato condannato alla pena massima di 20 anni di reclusione per averla drogata e stuprata, consentendo anche ad altri uomini di commettere violenze sulla donna mentre lei era incosciente. (LAPRESSE)

Le condannne ai venti uomini che hanno drogato e violentato per anni Gisèle Pelicot

È con dignità, la voce ferma, mai esitante, che Gisèle Pelicot ha preso la parola ieri davanti alle telecamere delle tv al termine di un processo già definito epocale, conosciuto ormai come quello “degli stupri di Mazan”: “È stata una prova difficile. (Il Fatto Quotidiano)

La frase simbolo di Gisèle Pelicot e di questo processo, «Non sono io che devo vergognarmi, ma loro», nella sua limpida semplicità apre un tema gigantesco, mai seriamente affrontato, mai lontanamente risolto: la vergogna e il senso di l’annientamento di sé che provano le vittime di stupro. (La Stampa)

La giustizia francese ha emesso nella mattinata di giovedì 19 dicembre la sentenza nel processo che ha scosso la Francia e il mondo, quello sulla vicenda di Gisèle Pelicot. (WIRED Italia)