Cambia la dottrina Usa in politica estera: «Tutti devono temerci, anche gli alleati»

Cambia la dottrina Usa in politica estera: «Tutti devono temerci, anche gli alleati»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilmessaggero.it ESTERI

La decisione di non dare un posto a Mike Pompeo e Nikki Haley nella nuova amministrazione di Donald Trump è un segnale molto importante non solo per gli Stati Uniti ma per tutto il mondo. Il nuovo corso di Trump sarà sempre più Maga - il movimento populista di destra fondato da Trump e nato dallo slogan Make America Great Again, cioè Rendere l’America di nuovo grande - e sempre più governato da una delle ossessioni più profonde del presidente eletto: la fedeltà dei membri del suo governo. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre testate

(Adnkronos) – Dimenticate il 2016, quando Donald Trump stesso fu colto di sorpresa, e senza alcuna squadra pronta, dalla vittoria elettorale. (CremonaOggi)

Non inviterò l'ex ambasciatrice Nikki Haley né l'ex Segretario di Stato Mike Pompeo a far parte dell'Amministrazione Trump, attualmente in fase di formazione, (Inside Over)

(Adnkronos) – Nel governo di ‘fedelissimi’ che sta costruendo Donald Trump non figureranno l’ex segretario di Stato Mike Pompeo e l’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite Nikki Haley, che potrebbero aver pagato alcuni diverbi passati con il neoeletto presidente. (CremonaOggi)

Trump in 7 giorni nomina falchi e fedelissimi, verso governo con pugno di ferro

L'Fbi aveva poi dichiarato in un comunicato che, invece, era stata proprio una pallottola a colpire Trump. A luglio, Trump gli aveva chiesto di dimettersi «subito» dopo aver testimoniato davanti al Congresso che la ferita all'orecchio che il tycoon ha subito nell'attentato a Butler, in Pennsylvania, poteva non essere stata causata da un proiettile. (Corriere del Ticino)

"Non inviterò l'ex ambasciatrice Nikki Haley o l'ex segretario di Stato Mike Pompeo a unirsi all'amministrazione Trump, che è attualmente in formazione. . (Il Messaggero Veneto)

Ora, otto anni dopo e con un partito repubblicano completamente controllato da lui e orientato al Maga, il presidente in meno di sette giorni ha già nominato un nutrito gruppo di fedelissimi e falchi per mantenere le promesse fatte all’America che l’ha votato, di un governo con il pugno di ferro contro migranti, avversari e il ‘deep state’, cioè le migliaia di dipendenti federali considerati un ostacolo alla sua agenda politica. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)