Falchi e outsider nella squadra del tycoon. Segretario di Stato, Rubio e Grenell in pole

Falchi e outsider nella squadra del tycoon. Segretario di Stato, Rubio e Grenell in pole
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il Giornale ESTERI

Nella nuova amministrazione di Donald Trump c'è posto solo per i fedelissimi. Dopo la scelta come chief of staff di Susie Wiles, la stratega della sua campagna che lui chiama «ice baby» per via del suo temperamento imperturbabile, sono attese a breve nuove nomine chiave. Ma il presidente eletto ha già escluso la riconferma di due figure di spicco del suo primo governo, l'ex segretario di stato Mike Pompeo e l'ex ambasciatrice all'Onu Nikki Haley (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

In un post pubblicato sul social network Truth, è lo stesso tycoon ad annunciare l’esclusione dei due repubblicani: “Ho apprezzato molto lavorare con loro in precedenza e vorrei ringraziarli per il loro servizio al nostro Paese”. (CremonaOggi)

Non inviterò l'ex ambasciatrice Nikki Haley né l'ex Segretario di Stato Mike Pompeo a far parte dell'Amministrazione Trump, attualmente in fase di formazione, (Inside Over)

La decisione di non dare un posto a Mike Pompeo e Nikki Haley nella nuova amministrazione di Donald Trump è un segnale molto importante non solo per gli Stati Uniti ma per tutto il mondo. (ilmessaggero.it)

«Il direttore dell'FBI si prepara ad un'uscita forzata sotto Trump»

Donald Trump completa lo “strike” e strappa anche lo stato in bilico dell'Arizona, portando il numero finale dei grandi elettori a 312. Cortei di protesta in varie città americane, da New York a Washington, da Seattle a Portland, contro la vittoria di Trump. (LaC news24)

Ora, otto anni dopo e con un partito repubblicano completamente controllato da lui e orientato al Maga, il presidente in meno di sette giorni ha già nominato un nutrito gruppo di fedelissimi e falchi per mantenere le promesse fatte all’America che l’ha votato, di un governo con il pugno di ferro contro migranti, avversari e il ‘deep state’, cioè le migliaia di dipendenti federali considerati un ostacolo alla sua agenda politica. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

In un'intervista a Nbc news lo scorso aprile Wray aveva dichiarato che «gli piaceva fare questo lavoro» e aveva intenzione di continuare. A luglio, Trump gli aveva chiesto di dimettersi «subito» dopo aver testimoniato davanti al Congresso che la ferita all'orecchio che il tycoon ha subito nell'attentato a Butler, in Pennsylvania, poteva non essere stata causata da un proiettile. (Corriere del Ticino)