Scandali sessuali e razzismo. Bufera sulla nomina di Gaetz
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Matt Gaetz alla Giustizia, Pete Hegseth al Pentagono, Tulsi Gabbard capo degli 007: le ultime nomine di Donald Trump per la prossima amministrazione Usa creano sconcerto in parte del Partito repubblicano, e almeno per alcune di esse si prospetta una dura battaglia per la conferma in Congresso. La scelta che ha provocato maggiore sorpresa e scompiglio è quella del controverso deputato della Florida Gaetz (trumpiano di ferro) come Attorney General. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
WASHINGTON. L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno mercoledì sera mettendo a soqquadro gli equilibri e innescando un potenziale braccio di ferro con il Senato che a… (La Stampa)
Donald Trump ha annunciato la nomina di Matt Gaetz come procuratore generale, il ministro di Giustizia degli Stati Uniti: è la scelta finora più controversa per la sua nuova amministrazione, che ha fatto infuriare gli stessi repubblicani. (Corriere della Sera)
Hegseth ritiene il Pentagono un «covo di millennials pro-palestinesi» e vorrebbe eliminare i generali “woke” che hanno favorito la diversità tra le truppe. Cos’hanno in comune Robert Kennedy, Pete Hegseth, Tulsi Gabbard, e Matt Gaetz? I quattro scelti da Trump per la Sanità, la Difesa, l’Intelligence e la Giustizia condividono una profonda diffidenza verso i dipartimenti che dovrebbero dirigere. (ilmessaggero.it)
E sarà sempre Matt Gaetz a poter avviare – su ordine del futuro presidente – l’apertura di inchieste nei confronti degli avversari politici. Ma allora perché Donald Trump ha deciso di puntare su un personaggio così controverso? Beh, perché legando la carriera politica di Gaetz alle sue decisioni Trump si assicura la fedeltà assoluta di un ministro in una posizione chiave per tradurre in pratica la sua vendetta politica. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Le sue scelte per alcune delle più alte cariche del governo dimostrano che faceva sul serio. Durante la campagna elettorale, Donald Trump ha giurato più volte vendetta. (L'HuffPost)
Motivazioni radicali ma coerenti con il mandato che la maggioranza degli elettori americani ha affidato a Trump per agire in questo senso. Fedeltà personale assoluta a Donald Trump e condivisione del suo disegno di ripulire dagli avversari politici le istituzioni che a suo dire lo hanno perseguitato. (il Giornale)