Mazan, il paese degli orrori dopo la sentenza Pelicot: “Quella villa dovrebbe sparire per ricominciare a vivere”

Mazan, il paese degli orrori dopo la sentenza Pelicot: “Quella villa dovrebbe sparire per ricominciare a vivere”
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La Stampa ESTERI

MAZAN (Avignone). La casa dei Pelicot è sempre lì, all’inizio del Chemin du Bigourd, oltre il cancello verde e la spessa siepe che per quasi dieci anni hanno protetto l’“impensabile”. «Bisognerebbe che sparisse perché il paese ricominciasse a vivere» borbotta Jérôme, 72 anni come i protagonisti di questa storia buia, tirando a sé il cane per accelerare il passo e sottrarsi alle domande. Abita un … (La Stampa)

Su altre fonti

"Penso anche a tutte le altre famiglie toccate da questo dramma", ha aggiunto la donna. Così Gisèle Pelicot dopo la sentenza al processo che ha visto la condanna dell'ex marito a 20 anni. (la Repubblica)

Condanne anche per gli altri cinquanta imputati, accusati di aver violentato la donna su invito del marito. (L'Unione Sarda.it)

I primi pensieri di Gisèle Pelicot sono andati ai tre figli, David, Caroline e Florian, ai nipoti «perché loro sono il futuro ed è per loro che ho condotto questa lotta», e «alle mie nuore e a tutte le altre famiglie toccate da questo dramma. (Il Sole 24 ORE)

Gisèle Pelicot, arrivano le condanne agli stupratori

L’ex marito di Gisèle Pelicot è stato condannato alla pena massima di 20 anni di reclusione per averla drogata e stuprata, consentendo anche ad altri uomini di commettere violenze sulla donna mentre lei era incosciente. (LAPRESSE)

Le prove hanno permesso di contare 72 diversi aggressori, ma non tutti sono stati identificati dagli inquirenti. Altri hanno dato a lui la colpa, dicendo che li aveva indotti a pensare che stessero partecipando a giochi consensuali. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Nel corridoio del tribunale di Avignon Gisèle Pelicot è stata immediatamente assediata dalle telecamere e dai microfoni. (il manifesto)