Stupri Pelicot, condannati marito (20 anni) e tutti i complici
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È con dignità, la voce ferma, mai esitante, che Gisèle Pelicot ha preso la parola ieri davanti alle telecamere delle tv al termine di un processo già definito epocale, conosciuto ormai come quello “degli stupri di Mazan”: “È stata una prova difficile. Ma a tutte le altre famiglie colpite da questa tragedia e alle vittime … (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
"Voglio ringraziare tutti per il sostegno, èstata una prova molto dura". Voglio che sappiate che amo la stessa lotta" (la Repubblica)
Dominique Pelicot è stato condannato al massimo della pena, 20 anni di carcere, per gli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot, nel processo sugli stupri di Mazan, che si chiude oggi ad Avignone. (L'Unione Sarda.it)
Nel corridoio del tribunale di Avignon Gisèle Pelicot è stata immediatamente assediata dalle telecamere e dai microfoni. (il manifesto)
La frase simbolo di Gisèle Pelicot e di questo processo, «Non sono io che devo vergognarmi, ma loro», nella sua limpida semplicità apre un tema gigantesco, mai seriamente affrontato, mai lontanamente risolto: la vergogna e il senso di l’annientamento di sé che provano le vittime di stupro. (La Stampa)
L’ex marito di Gisèle Pelicot è stato condannato alla pena massima di 20 anni di reclusione per averla drogata e stuprata, consentendo anche ad altri uomini di commettere violenze sulla donna mentre lei era incosciente. (LAPRESSE)
La giustizia francese ha emesso nella mattinata di giovedì 19 dicembre la sentenza nel processo che ha scosso la Francia e il mondo, quello sulla vicenda di Gisèle Pelicot. (WIRED Italia)