Perché la versione di Assad sulla sua fuga a Mosca non è convincente
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Le parole di Assad sembrano il tentativo di rispondere all’accusa di aver abbandonato al suo destino il suo esercito e di essersi ritirato senza nemmeno combattere. La sconfitta? Colpa dell'esercito lealista fuggito dalle sue posizioni. La fuga? Organizzata dalla Russia. Ma la sua versione cozza con tutte le ricostruzioni emerse finora (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altre fonti
Siria, l’ultimo giorno di Assad presidente: “Mai pensato alla resa” ROMA – Da Damasco, ormai “infiltrata” dalle forze “terroristiche”, alla base russa di Khmeimim, e solo dopo la resa dell’esercito siriano il trasferimento a Mosca: questo il percorso di Bashar Al-Assad tra il 7 e l’8 dicembre, ricostruito dallo stesso presidente. (Dire)
«In nessun momento ho considerato la possibilità di dimettermi o di chiedere rifugio né questa proposta è stata fatta da qualcuno o da una fazione» nei giorni della presa del Paese da parte di Hayat Tahir al Sham (Hts), ha scritto Bashar Assad in una dichiarazione dalla Russia, dove ha ottenuto asilo politico insieme alla famiglia. (Il Dubbio)
Assad ha condiviso una dichiarazione sul canale Telegram della presidenza e ha affermato che la sua evacuazione non è stata "premeditata" ma che è stata invece richiesta da Mosca. "Il Paese ora è in mano ai terroristi", ha aggiunto. (Fanpage.it)
A giorni dalla sua defenestrazione, dopo l'attacco al potere dei ribelli islamisti, la fuga misteriosa del leader e i silenzi assordanti che ne sono seguiti, Assad riappare e torna a parlare, affermando – a sorpresa – che la sua evacuazione da Damasco in Russia non sarebbe stata «premeditata» o (Secolo d'Italia)
«Non ho lasciato la mia patria, ormai in mano ai terroristi, in modo pianificato. Ma l’autenticità del testo in arabo e inglese pubblicato sui suoi account ufficiali Telegram e X è dubbia. (la Repubblica)
Ad affermarlo è stato il presidente russo Vladimir Putin nella sua conferenza stampa annuale. La caduta di Bashar al-Assad, alleato stretto della Russia, e la fine del suo regime in Siria, non rappresentano una sconfitta per Mosca. (Fanpage.it)