L'influenza australiana che colpisce il cervello. Tutto quello che c'è da sapere

L'influenza australiana che colpisce il cervello. Tutto quello che c'è da sapere
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Altri dettagli:
il Giornale SALUTE

È arrivata anche nel nostro Paese l'influenza australiana, nome generico del virus H3N2, un ceppo particolarmente virulento, che è però coperto da un vaccino, già a disposizione di tutti. La notizia di alcuni casi isolati in diverse regioni italiane, come era prevedibile ha creato apprensione, soprattutto perché in Australia ha alimentato la seconda stagione influenzale più pesante dell’ultimo decennio con oltre 15 milioni di persone contagiate. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Soprattutto tra i bambini si possono verificare anche vomito e diarrea. Ma il virus porta con sé anche nuovi sintomi preoccupanti, legati al cervello, su cui gli esperti alzano l'allerta. (ilmattino.it)

L'influenza australiana è pericolosa per il cervello? Questa nuova variante influenzale, insieme all'Rsv, Covid e e polmonite pneumococcica, sono le principali infezioni respiratorie stagionali le cui concause potrebbero portare a un aumento di encefaliti, specie tra gli over 60 anziani e persone con patologie croniche. (ilmessaggero.it)

Comunque, rassicura la capo dipartimento del dicastero della Salute, «i vaccini disponibili quest'anno coprono anche questo sottotipo» (Open)

Influenza australiana: come riconoscerla

I sintomi, forti e marcati, sono naso che cola e mal di gola, tosse secca e inappetenza, ma anche febbre alta fra i 38 e i 40 gradi, brividi di freddo e mal di testa, dolori alle ossa, stanchezza e sudorazione. (leggo.it)

“Si tratta di un signore di 76 anni con un quadro clinico impegnativo e sintomi importanti”. Primo caso di influenza da virus H3N2 a Genova con un ricovero in infettivologia al Policlinico San Martino. (Il Sole 24 ORE)

L'epidemia è arrivata in Italia: primi casi in Lombardia, Piemonte e Lazio. L'influenza stagionale dura mediamente fra i 5 e i 7 giorni. L'Agenzia del farmaco ha autorizzato 8 vaccini, aggiornati secondo le raccomandazioni dell'Org. (R101)