Alcaraz: «Quando torno a casa devo farmi il letto, non importa se ho vinto due Slam»

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A Abc: «A casa sono sotto le regole dei miei genitori. Devo migliorare ancora, dormire di più e usare meno il telefono e magari leggere di più» Abc ha intervistato Carlos Alcaraz, fresco vincitore di Wimbledon. In finale ha surclassato Novak Djokovic, dimostrando di essere il più forte tennista del momento. Alcaraz: «Quando torno devo farmi il letto» Vincere Wimbledon per due volte consecutivamente, sempre contro Djokovic: «Spero sempre di giocare sul campo centrale, di giocare di nuovo un’altra finale di Wimbledon, e questo è molto bello. (IlNapolista)

Se ne è parlato anche su altri media

foto Ray Giubilo Davanti a un Carlos Alcaraz così, anche un lottatore indomito come Novak Djokovic è costretto ad abbassare le braccia. “Carlos – dice Nole, che a Wimbledon ha giocato 10 finali, con 7 titoli, e che dal 2018 è stato sempre presente all’ultimo atto sul Centre Court – ha meritato di vincere (TennisItaliano.it)

Cosa ci dice l'edizione 2024 di Wimbledon? Toni Nadal, zio e primo allenatore di Rafa, nella sua consueta rubrica sul quotidiano El Pais ha parlato della finale tra Alcaraz e Djokovic, esaltando il suo più giovane connazionale. (Fanpage.it)

Dall'inviato a Wimbledon. Perché una vittoria del genere, al quinto, contro un Djokovic che fin lì aveva dominato la stagione, attestava definitivamente Carlos Alcaraz come 'qualcuno di speciale'. (Eurosport IT)

WIMBLEDON, IL PREMIER SPAGNOLO CELEBRA ALCARAZ: "SEI EROICO"

Giusto un velo di malinconia, infuso in un’intervista post-partita stranamente dolce, risolta, per un giocatore che ha appena rimediato una sconfitta tremenda. Ammessa la superiorità di Alcaraz, nel suo discorso Djokovic passa oltre il campo. (L'Ultimo Uomo)

Lo spagnolo sconfiggendo Novak Djokovic in finale è diventato il nono giocatore della storia a riconfermarsi campione a Wimbledon e il sesto nell’era Open a centrare la doppietta Parigi-Londra nello stesso anno: prima di lui c’erano riusciti Federer, Djokovic, Nadal, Borg e Connors, un club più che esclusivo, composto solo da assoluti fenomeni. (La Gazzetta dello Sport)

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