Portelloni che si staccano in volo e astronauti bloccati nello spazio: l'anno nero di Boeing

Portelloni che si staccano in volo e astronauti bloccati nello spazio: l'anno nero di Boeing
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
AGI - Agenzia Italia ECONOMIA

L'annuncio del licenziamento di 17 mila dipendenti arriva dopo nove mesi che hanno visto il colosso aerospaziale americano affondare di nuovo in una crisi gravissima. Tra incidenti sfiorati a causa di componenti assemblate male e la figuraccia della navicella spaziale Starliner, il titolo dell'azienda ha perso il 40% dall'inizio dell'anno (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo sciopero ha bloccato le fabbriche del gruppo nella zona di Seattle e come reazione l’azienda ha annunciato i licenziamenti, che in Italia sarebbero illegali con questa motivazione ma in America sono leciti. (La Stampa)

La Boeing ha deciso di tagliare 17.000 posti di lavoro: la crisi del gigante aerospaziale americano è alle prese con una crisi profonda e deve anche affrontare un mega sciopero dei macchinisti a Seattle, perciò ha preparato gli investitori a nuove perdite "sostanziali" nel terzo trimestre. (ilmessaggero.it)

Boeing ha annunciato che tagliarà il 10% dei suoi impiegati in quanto prevede una grande perdita nel terzo trimestre a seguito di uno sciopero dei macchinisti nella regione di Seattle. (Gazzetta di Parma)

Boeing taglia 17mila posti di lavoro, rischia perdite fino a 5 miliardi di dollari

Una decisione quindi largamente attesa, con la reputazione del colosso aerospaziale che da un anno a questa parte è fragorosamente colata a picco. (Virgilio Notizie)

In un messaggio ai dipendenti, l’amministratore delegato Kelly Ortberg ha annunciato anche che ”alcune decisioni difficili e diversi aggiornamenti dei programmi”, tra cui un ulteriore ritardo della prima consegna del modello 777X dal 2025 al 2026. (Il Fatto Quotidiano)

A seguito di uno sciopero durato settimane, l'azienda ha annunciato il taglio di 17mila posti di lavoro, equivalente al 10% della sua forza lavoro globale. Le difficoltà finanziarie potrebbero portare perdite fino a 5 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024, oltre a un potenziale declassamento del rating creditizio. (QuiFinanza)