L'attacco all'Iran entro il voto Usa. Ma ora a Israele servono missili: "Carenza critica"

L'attacco all'Iran entro il voto Usa. Ma ora a Israele servono missili: Carenza critica
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale ESTERI

«Una risposta precisa e letale». Israele risponderà «presto» all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre. La promessa del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant non aggiunge dettagli sulla tempistica e non potrebbe essere altrimenti per ragioni strategiche. Ma a garantire che la rappresaglia per i 181 missili balistici lanciati contro Israele dalla Repubblica islamica avverrà prima delle presidenziali del 5 novembre negli Stati Uniti è una fonte del Washington Post a conoscenza della telefonata avvenuta mercoledì scorso fra Joe Biden e Benjamin Netanyahu (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il ministro degli Ester… (L'HuffPost)

L'attacco di Israele all'Iran in risposta al lancio di missili ipersonici da parte di Teheran a inizio ottobre avrà luogo prima delle elezioni americane fissate al prossimo 5 novembre. La mancanza di una rappresaglia da parte di Tel Aviv, aggiunge la stessa fonte, sarebbe infatti interpretata dall'Iran come un segno di debolezza. (Today.it)

"Israele attende il momento giusto per rispondere a Teheran, potrebbe essere quello delle elezioni statunitensi", ha spiegato l'esperto. (Fanpage.it)

In attesa dello scontro con l’Iran, la montatura propagandistica intorno a Unifil

Il cancelliere è intervenuto al Bundestag, anch'esso in vista del Consiglio europeo. Le armi a Israele? La Germania le consegna e "continuerà a farlo". (Il Giornale d'Italia)

La guerra continua, fra pressioni internazionali. Sarebbero stati “una quindicina”, secondo fonti libanesi, i raid dell’Idf, che avrebbero causato la morte di almeno cinque persone. (L'Opinione delle Libertà)

La guerra multifronte che Israele è costretto ad affrontare da più di un anno per la propria sopravvivenza sta entrando in una quarta fase e questo rende la situazione molto complessa, dando talvolta anche l’impressione di una difficoltà militare e di decisione. (Shalom.it)