'L'Ue nel mondo', il vertice dei leader cerca il posto dell'Europa sullo scacchiere internazionale

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EuNews ESTERI

Bruxelles – Il mondo cambia, è già cambiato, e profondamente, e in questo mutato scenario l’Ue deve sapersi evolvere, adeguare, muovere. E’ questa la sfida esistenziale di un’Europa chiamata a ragionare su sé stessa, e il nuovo corso a dodici stelle passa da qui, da queste riflessioni che il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha fortemente voluto per il suo primo vertice dei leader di sempre nella veste di capo dell’istituzione comunitaria. (EuNews)

La notizia riportata su altri media

È invece il piano immaginato dal nuovo (vecchio) presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per porre fine alle ostilità tra Kiev e Mosca e riaffermare l... Duecentomila soldati in Ucraina. (Panorama)

Al 35' il poker ancora con De Katelaere. Nella ripresa (9') a segno Brescianini, spazio per la doppietta anche per Samardzic (26'). (Tuttosport)

Stasera, poi, alcuni leader dovrebbero ritrovarsi nella residenza del segretario generale della Nato Mark Rutte per discutere, con il Regno Unito e soprattutto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come coordinarsi nel caso in cui venisse concordato un cessate il fuoco o una tregua in Ucraina e ai Paesi europei dovesse essere chiesto di inviare un contingente di peacekeeper sul terreno. (Adnkronos)

Forze di peacekeeping in Ucraina: l’ultima (folle) idea dell’Europa

Quindi lo faremo stasera, per discutere di tutto ha a che fare con l’Ucraina in questo momento e su come assicurarci di poter fare al massimo per metterlo in una posizione di forza, per quando deciderà di iniziare a parlare con i russi su come porre fine a tutto questo”. (Agenzia askanews)

Il presidente ucraino dovrebbe incontrare il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron, quello polacco Andrzej Duda, il presidente del Consiglio europeo António Costa e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. (EuropaToday)

Il potenziale ritiro americano, anche solo parziale, del sostegno a Kiev una volta che il presidente eletto Donald Trump entrerà in carica il 20 gennaio 2025, sta inducendo i Paesi europei a discutere se inviare o meno forze di peacekeeping come parte di un futuro accordo di pace con la Federazione russa. (Inside Over)