Scioperi di avvertimento dei lavoratori Volkswagen: IG Metall spiega cosa sono

Scioperi di avvertimento dei lavoratori Volkswagen: IG Metall spiega cosa sono
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Motorisumotori.it ECONOMIA

Domani, lunedì 2 dicembre 2024, scattano i primi scioperi di avvertimento del sindacato IG Metall contro Volkswagen in una Germania che va in fiamme per i licenziamenti automotive. Si protesta contro tre punti chiave. Uno: chiusura di almeno tre fabbriche. Due: taglio di un imprecisato numero di dipendenti (si sussurra 30 mila). Tre: decurtazione del 10% dello stipendio di chi resta. Nel mirino, i top manager, incapaci secondo i sindacalisti di mettere in atto la transizione verso l’auto elettrica. (Motorisumotori.it)

Su altri media

A dichiararlo il sindacato Ig Metall. I dipendenti della Volkswagen sono stati chiamati a interrompere il lavoro nelle fabbriche tedesche a partire da domani per opporsi a migliaia di tagli occupazionali previsti. (Il Sole 24 ORE)

Nessun accordo raggiunto tra azienda e sindacato. Lunedì 2 dicembre inizia l'astensione dal lavoro (Open)

Quelle competenze non si toccano». È la nostra linea del Piave. (Quattroruote)

Volkswagen, da domani i dipendenti in sciopero. “Battaglia durissima”

“Se necessario, questa sarà la battaglia contrattuale collettiva più dura che la Volkswagen abbia mai conosciuto”, ha avvertito il negoziatore del sindacato, Thorsten Groger, in un comunicato stampa diffuso al termine del periodo di dialogo sociale obbligatorio per 120 mila dipendenti del marchio. (Collettiva.it)

Il 22 novembre i rappresentanti dei lavoratori della casa automobilistica hanno votato per “scioperi limitati” nelle sedi tedesche proprio a partire dall’inizio di dicembre, dopo che le trattative sui salari e sulla chiusura degli impianti non erano riuscite a raggiungere una svolta. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Lo ha annunciato il sindacato IG Metall. "Se necessario, questa sarà la più dura battaglia di contrattazione collettiva che Volkswagen abbia mai visto", ha avvertito il sindacato in un comunicato stampa, al termine del periodo di dialogo sociale obbligatorio per 120.000 dipendenti del marchio in Germania (QUOTIDIANO NAZIONALE)