Papa Francesco traccia una diplomazia della speranza
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“All’inizio di quest’anno, che per la Chiesa cattolica ha una particolare rilevanza, il nostro ritrovarci ha una valenza simbolica speciale, poiché il senso stesso del Giubileo è quello di “fare una sosta” dalla frenesia che contraddistingue sempre più la vita quotidiana, per rinfrancarsi e per nutrirsi di ciò che è veramente essenziale: riscoprirsi figli di Dio e in Lui fratelli, perdonare le offese, sostenere i deboli e i poveri, far riposare la terra, praticare la giustizia e ritrovare speranza. (korazym.org)
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Papa: la guerra mondiale, minaccia concreta. Dialogare anche con chi è scomodo Vaticano. Oggi, l’udienza di Papa Francesco al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Servizio di Rita Salerno (TV2000)
Una diplomazia della speranza, per superare le logiche di scontro. E’ la riflessione cardine del lungo discorso del Papa al corpo diplomatico accreditato in Vaticano. Francesco ha anche sottolineato che “è inaccettabile” parlare “di un cosiddetto “Diritto all’aborto”. (TV2000)
Cosa ha detto Papa Francesco sul diritto all’aborto Cosa ha detto Papa Francesco sul diritto all'aborto (Virgilio Notizie)
"Di fronte alla sempre più concreta minaccia di una guerra mondiale, la vocazione della diplomazia è quella di favorire il dialogo con tutti, compresi gli interlocutori considerati più 'scomodi' o che non si riterrebbero legittimati a negoziare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Papa Francesco, nel discorso di inizio anno al corpo diplomatico letto da monsignor Ciampanelli, si è detto particolarmente preoccupato dal "tentativo di strumentalizzare i documenti multilaterali - cambiando il significato dei termini o reinterpretando unilateralmente il contenuto dei trattati sui diritti umani - per portare avanti ideologie che dividono, che calpestano i valori e la fede dei popoli". (Liberoquotidiano.it)
Lo ha detto papa Francesco nel discorso di inizio anno al corpo diplomatico, letto da monsignor Filippo Ciampanelli a causa di un raffreddore, sottolineando che "siamo di fronte a società sempre più polarizzate, nelle quali cova un generale senso di paura e di sfiducia verso il prossimo e verso il futuro". (la Repubblica)