Montagne di rifiuti e cave chiuse in Lombardia, la partita (persa) dell’estrazione di materie prime

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IL GIORNO ECONOMIA

– Un’attività dismessa, che ora l’Europa chiede di riattivare, per poter portare avanti la transizione ecologica. Ma l’estrazione di materie prime critiche, a livello lombardo come nel resto d’Italia, per ora è ferma. Dei 294 siti minerari censiti a livello regionale (di cui 89 a Bergamo, 54 a Brescia), la maggior parte è dismessa e, soprattutto, da nessuna si estraggono le materie prime critiche. Secondo l’analisi dell’Ispra, che ha messo a punto il database GeMMA, con tutte le informazioni sulle risorse minerarie nazionali, in Italia si contano 22 miniere attive relative a materiali che rientrano nell’elenco delle 34 materie prime critiche dell’Ue. (IL GIORNO)

Ne parlano anche altri media

Sono soltanto due, su un totale di 34, le materie prime critiche che si estraggono in Italia. Di queste, ventidue estraggono almeno una delle materie prime classificate come «critiche» dall’Unione europea, nel senso che la loro domanda (ma anche il loro valore) è destinata a crescere nei prossimi anni per sostenere gli sforzi della transizione ecologica e digitale. (Open)

Ma per l’obiettivo, europeo e soprattutto italiano, di raggiungere una maggiore autonomia nei metalli fondamentali per la transizione verde, le produzioni hi-tech e la difesa, in molti casi importati da Paesi rivali come la Cina, più che l’estrazione potrebbe il riciclo. (la Repubblica)

In totale sono 76 le miniere ancora attive in Italia, 22 relative a materiali che rientrano nell’elenco delle 34 materie prime critiche dell’Unione europea. (Il Fatto Quotidiano)

Il tesoro nascosto del Molise: cinque giacimenti minerari di materie prime ‘critiche’. Una strada possibile di sviluppo?

L'Ispra ha ufficialmente avviato il programma minerario italiano, deciso dal governo con un apposito decreto pubblicato circa un mese fa. (Quattroruote)

Montorio nei Frentani, con il sito di Collecalcabove per i silicati idratati e l’alluminio. E poi Santa Croce di Magliano, con il sito Collepagliarone per la bentonite e anche i silicati idratati e l’alluminio. (Primonumero)