Giampietro Nattino, ieri a Roma l'ultimo saluto al banchiere. «Un uomo di fede e rigore»

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ilmessaggero.it ECONOMIA

«Da tempo Giampietro Nattino mi aveva detto che avrebbe desiderato che le sue esequie venissero celebrate qui, in questa chiesa del Gesù, a lui tanto cara. Così avrebbe potuto ricevere facilmente l’abbraccio di tutti i suoi collaboratori, che lui amava, senza arrecare loro disturbo. Poi mi aggiunse, con il suo inconfondibile e gentile sorriso e con un po’ di umorismo: “E dopo la funzione, attraversando, tutti potranno tornare subito al lavoro in istituto”». (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

(Adnkronos) – E’ morto Giampietro Nattino, presidente onorario di Banca Finnat, Cavaliere del lavoro, e tra i più grandi banchieri della Capitale. Una perdita “che lascia un grande e incolmabile vuoto”. (OglioPoNews)

(Il Fatto Quotidiano)

Giampietro Nattino, 89 anni, è scomparso ieri a Roma. Era presidente onorario di Banca Finnat, il gruppo finanziario fondato nel 1898 dal nonno Pietro, uno dei primi agenti di cambio a operare nella capitale, e via via ingrandito dagli eredi, a partire dal padre di Giampietro, Arturo, che fondò Finnat gareggiando dalla piazza romana con i big degli operatori di Borsa Italiana come Albertini a Milano o Giubergia a Torino. (il Giornale)

Morto Giampietro Nattino, presidente di Banca Finnat e tra i più noti banchieri della Capitale. Aveva 89 anni

«Con immenso dolore Banca Finnat rende nota la scomparsa del presidente onorario Giampietro Nattino, che lascia un grande e incolmabile vuoto», si legge in una nota diffusa dall'istituto. Nattino è stato stato l'artefice dello sviluppo della banca Finnat Euramerica creata nel 1898 dal nonno Pietro, e cresciuta attraverso una lunga esperienza maturata prima come studio professionale di agenti di cambio, poi come finanziaria e commissionaria di Borsa, quindi come Sim ed infine, dal 12 febbraio 1998, come gruppo bancario. (Corriere Roma)

Per questo grazie anche alla famiglia Nattino attiva da poco più di un secolo, pure Roma oggi può definirsi una capitale dell’economia e della finanza, in un contesto che ha favorito il proliferare anche di altri soggetti economici e finanziari. (ilmessaggero.it)

Oltre alle numerose cariche di rilievo ricoperte aveva anche ricevuto gli onori di Cavaliere del lavoro (Milano Finanza)