Legge Ue sulla deforestazione, è definitivo il rinvio di 1 anno
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Il rinvio di 1 anno è ufficiale. La legge era molto contestata dalle aziende per i requisiti stringenti e il poco tempo per adempiere ai nuovi obblighi. Intanto, il voto spacca di nuovo la maggioranza Ursula Foto di Sergey Lapunin su Unsplash Sì al rinvio della legge UE sulla deforestazione. Il 14 novembre, il Parlamento europeo ha votato il posticipo di 1 anno con 371 voti favorevoli, 240 contrari e 30 astensioni. (Rinnovabili)
Su altre fonti
Il rinvio dell'attuazione della legge contro la deforestazione, con alcune modifiche al testo proposte dal gruppo Ppe, è infatti passato con il sì dei Popolari, dei Conservatori, dei Patrioti e dell'ultra destra dell'Europa delle nazioni sovrane, più una parte dei Liberali che si sono spaccati (in 29 hanno votato a favore del testo finale e in 21 contro). (Corriere della Sera)
Lamezia Terme – “Nel mentre si presenta sempre più l’esigenza di vaccinarsi, e quindi di favorire la vaccinazione a quanti ne hanno diritto e bisogno, la struttura a questo fine, ovvero il centro vaccinale di Lamezia, collocato nel vecchio ospedale colle S. Antonio, rischia il collasso per mancanza di personale. (Corriere di Lamezia)
Uno stallo pericoloso quello che si sta vivendo in queste ore Bruxelles per l’avvio della nuova Commissione. Uno stallo frutto di veti incrociati e malumori che trovano sfogo sulle nomine dei vicepresidenti ma che nasce da prima dell’ultimo voto europeo. (Panorama)
Assolombarda informa che giovedì 14 novembre la Commissione UE ha pubblicato la guida utenti del Sistema Informativo EUDR (Deforestation Due Diligence Registry) tradotta in lingua italiana. Ricordiamo che tale piattaforma sarà l'interfaccia unica per la creazione e la trasmissione alle autorità delle dichiarazioni di due diligence ai fini dell'EUDR. (Assolombarda)
I Popolari votano con le destre sul regolamento in materia di deforestazione. Continuano i veti incrociati su Fitto e Ribera (LAPRESSE)
Mentre continua lo stallo nella trattativa sul von der Leyen II, arrivata vicino alla rottura sul nome di Raffaele Fitto, la maggioranza Ursula scompare. Al suo posto un’alleanza in cui è il Partito popolare europeo a fare da perno di un asse con l’estrema destra. (il manifesto)