Deforestazione: Il Ppe vota con la destra, maggioranza Ursula sempre più a rischio
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BRUXELLES – In un momento di dubbi sulla solidità della maggioranza popolare-socialista-liberale che deve dare il suo appoggio alla prossima Commissione europea, giovedì in Parlamento una serie di emendamenti per annacquare un delicato testo legislativo, tutto dedicato alle politiche di deforestazione in giro per il mondo, è stata approvata con i voti dei popolari e della destra, mettendo in dubbio il cordone sanitario che ha finora escluso collaborazioni con i partiti più radicali. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre fonti
Quello che poteva essere un ramoscello d’ulivo dei Popolari verso i Socialisti, ovvero l’approvazione senza modifiche del posticipo di un anno dell’entrata in vigore del regolamento sulla deforestazione, si è trasformato in un ulteriore motivo di scontro tra i due maggiori gruppi del Parlamento europeo, che non riescono a trovare la quadra per «promuovere» con un’ampia maggioranza i sei vicepresidenti esecutivi designati della nuova Commissione europea, ovvero l’italiano Raffaele Fitto (Ecr), l’estone Kaja Kallas (Renew), la romena Roxana Mînzatu (S&D), il francese Stéphane Séjourné (Renew), la spagnola Teresa Ribera (S&D) e la finlandese Henna Virkkunen (Ppe). (Corriere della Sera)
Regolamento UE sulla deforestazione: l’entrata in vigore slitta al 2026. Dorfmann: “Un’eccezione per il Trentino-Alto Adige è possibile”. (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – (agenzia giornalistica opinione)
Bruxelles — La maggioranza Ursula evapora all’ombra della deforestazione. Una norma che rig… (la Repubblica)
“Il regolamento contro la deforestazione è ad oggi costruito in modo ideologico, senza alcuna logica e impatta su molte filiere industriali italiane di valore, penso ad esempio al settore della concia in Veneto o a quello del legno in Friuli-Venezia Giulia. (tviweb)
Dopo la Commissione, anche il Parlamento europeo ha votato per lo slittamento di dodici mesi. Ora manca solo la ratifica del Consiglio (Terra è vita)
Era nell’aria, ma probabilmente nessuno si aspettava che arrivasse così rapidamente. La maggioranza di popolari, socialisti e liberali che pochi mesi fa era riuscita, con l’aiuto anche dei verdi, a eleggere Ursula von der Leyen per un nuovo mandato come presidente della Commissione europea mostra ormai vistose crepe. (il manifesto)