Chiara Petrolini, "il diavolo lavora molto": la confessione choc della catechista

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Chi è davvero Chiara Petrolini? La ragazza solare, semplice, simpatica, di cui tutti si fidavano o la donna capace di uccidere due neonati dopo averli dati alla luce, avendo nascosto a tutti le sue gravidanze. Ogni giorni che passa si arricchisce di dettagli sconvolgenti e raccapriccianti sul conto della 21enne di Traversetolo, in provincia di Parma, attualmente in carcere con l'accusa di duplice omicidio. (Liberoquotidiano.it)

Su altri media

Parma — La procura di Parma vuole il carcere per Chiara Petrolini, la studentessa universitaria che nel giro di un anno ha seppellito nel giardino di casa due neonati appena partoriti e che si trova ai domiciliari su disposizione del gip con l’accusa di omicidio. (la Repubblica)

Dopo l'intervista rilasciata da Samuele, padre dei bambini ed ex fidanzato di Chiara Petrolini, oggi sono stati resi noti alcuni stralci di conversazione avuti proprio dalla ragazza con sua madre, il giorno successivo al ritrovamento del secondo cadavere. (il Giornale)

"Pericolosità sociale è presunta dalla legge, quelle proposte dal gip sono supposizioni e opinioni" (Fanpage.it)

Nelle scorse ore, hanno parlato della vicenda l’ex fidanzato della giovane, intervistato dal programma Porta a Porta (Rai 1), e la catechista di Chiara, Laura Caiulo, intervenuta ai microfoni di Ore 14 (Rai 2). (Virgilio Notizie)

Il Gip aveva infatti respinto la richiesta fatta dalla procura. La procura di Parma ha presentato appello contro l'ordinanza con cui il Gip di Parma ha disposto i domiciliari per Chiara Petrolini, la giovane di Traversetolo (Parma) accusata dell'omicidio dei neonati morti e sepolti nel giardino della sua villetta e ha chiesto che la ragazza sia mandata in carcere. (ilmessaggero.it)

Il cancello in ferro battuto al di là del quale è stato scoperto l'orrore, ora è diventato l'albo di mamme e papà che attaccano alla ringhiera fasci di rose bianche, palloncini blu a forma di cuore, lettere rivolte agli "angioletti" e peluche di orsacchiotti tolti ai loro figli "perché loro ne hanno tanti e voi invece non potrete mai giocare". (la Repubblica)