La mossa, scomposta, del comune di Roma su Tony Effe
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Ansa Se non è censura, cosa che il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha smentito con decisione, è di scuro un passo falso, che rischia di lasciare la Capitale senza party di Capodanno, a meno che il primo cittadino non decida di esibirsi con la sua chitarra. Si parla della discussa esclusione di Tony Effe dal concerto al Circo Massimo del 31 dicembre, decisa in modo un po’ frettoloso dal Comune capitolino dopo che qualcuno ha evidentemente fatto notare agli organizzatori che i testi del rapper romano contengono frasi sessiste. (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altre testate
Molti artisti si sono schierati al fianco del trapper censurato, ma non solo: anche gli altri protagonisti del concerto hanno fatto un passo indietro. Il Circo Massimo di Roma potrebbe restare vuoto a Capodanno (il Giornale)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Il Campidoglio scarica Tony Effe ma viene scaricato a sua volta da Mahmood e Mara Sattei, e adesso il palco del Capodanno della Capitale è vuoto. Il primo è l'artista d’origine egiziana: «Speravo - scrive sui social l'autore di 'Soldì e 'Tuta Gold’- di leggere una notizia diversa rispetto all’esclusione di Tony Effe. (Gazzetta di Parma)
E l’arte si discute e si critica, ma non si censura, mai. Ha ragione Mahmood: la scelta di ritirare l’invito per il concerto di Capodanno a Tony Effe è una forma di censura. (la Repubblica)
Tony Effe è stato costretto così a fare un passo indietro e la discussione si è infiammata: c’è chi crede che sia giusto evitare di far esibire artisti che parlano di atti violenti contro le donne. (Tecnica della Scuola)
"Roma Capitale non censura nessuno". Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sulle polemiche per il concertone di Capodanno dopo la richiesta di un passo indietro a Tony Effe dal Campidoglio e il forfait di Mahmood e Mara Sattei in solidarietà con il trapper romano che in tarda serata interviene via Instagram. (Adnkronos)